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Nocera Inferiore: Sequestri Olio Sospetto PDF Stampa E-mail
sabato 26 gennaio 2008

Nuovi sequestri di alimenti durante le ispezioni della polizia locale e dell'Icq, l'ispettorato controllo di qualità del ministero politiche agricole, forestali e alimentari. Attenzione particolare è stata posta all'olio di oliva. Due funzionari dell'Ispettorato, Cosimato e De Rosa (specializzati anche come assaggiatori di olio), hanno sequestrato in un noto supermercato di Nocera Inferiore ben 120 bottiglie di olio di oliva prive di estremi della ditta produttrice e dei codici alfanumerici necessari per l'identificazione. Le bottiglie avevano impresse la bandiera italiana, sinonimo di qualità superiore dell'olio, ma all'assaggio aveva un sapore strano, nonostante le confezioni scadessero nel 2009. Per questo le bottiglie sono state inviate ai laboratori molto qualificati dell'Icq che ha una sede anche a Salerno. L'olio dovrebbe essere stato imbottigliato nel salernitano anche se non si esclude che possa provenire dalla provincia di Napoli. Nella zona di San Mauro, nella periferia cittadina, è stata trovata una gastronomia che operava senza la prescritta autorizzazione. Un trentaquattrenne venditore ambulante - durante la fiera settimanale in via San Fracesco nei pressi dello stadio comunale - è stato sorpreso a vendere prodotti scaduti. Un cinquantenne rappresentante legale di un supermercato è stato identificato per vendere all'interno dei suoi locali formaggi e salumi al taglio e preconfezionati, privi di qualsiasi etichetta che facesse riferimento ai produttori degli alimenti posti in vendita. Sequestrato nelle ultime ore, inoltre, del vino da tavola che non aveva nessuna etichetta che chiarisse chi fosse la casa vinicola che lo avesse vinificato. É stato inoltre denunciato un giovane che aveva presentato un'autodichiarazione per l'inizio di una attività di negozio di alimentari, omettendo di scrivere di essere pregiudicato. Correale e gli ispettori dell'Icq (l'ex ispettorato frodi) hanno assicurato che i controlli proseguiranno a tappeto in ogni salumeria, fruttivendolo, macelleria, pasticceria, panificio, ristorante, pizzeria, frigitoria, casa vinicola di Nocera Inferiore per garantire la sicurezza e la qualità degli alimenti venduti cotti o crudi e anche per evitare la concorrenza sleale con gli operatori economici seri. Purtroppo, tra i commercianti che rispettano le normative e i «furbi» si crea un divario economico enorme a danno di quelli seri, che affrontano spese notevoli per essere in regola con le norme che disciplinano il settore.

Articolo di Salvatore De Napoli, tratto dal quotidiano "Il Mattino" del 25.01.2008