Nocera Inferiore. S’è ripreso la Nocerina con ferocia, con la voglia di rilanciarsi, con la stessa aggressività di sei anni fa quando, giovanissimo, fu lanciato nella mischia da Capuano diventando un baluardo della retroguardia rossonera. S'è ripreso i suoi colori Marco Capezzuto dopo un estenuante tira e molla con la Renato Curi Angolana, che non intendeva mollarlo. S'è ripreso i suoi tifosi in appena 180 minuti: assist per il gol vittoria a Francavilla sul Sinni e sigillo da tre punti nella difficile sfida di domenica scorsa con l'Ischia per mandare la Nocerina in vetta alla classifica, a punteggio pieno. L'unico neo è l'ammonizione rimediata per eccesso d'esultanza. S'è ripreso la Nocerina, non la fascia da capitano: «Quella la indossa Magliocco ed è giusto così: è il leader di questa squadra, ha bisogno soltanto di sbloccarsi poi diventerà devastante». È come rinato Marco Capezzuto, stoico interprete della fascia destra, perfetto nei compiti difensivi, superlativo nel supporto alla manovra offensiva. Tutto grazie alla Nocerina: «Quando indosso questa maglia avverto responsabilità ed emozioni che in nessun'altra piazza ho mai provato». S'è ripreso la sua squadra, ora rivuole il professionismo: «Ci sono tutte le premesse per vincere il campionato. C'abbiamo qualità ed esperienza in ogni reparto e potenzialità enormi per arrivare primi e battere la concorrenza comunque difficile di Brindisi, Matera e Pianura. Dobbiamo migliorare soltanto nella tenuta mentale». (Filippo Zenna)