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Dopo Babatunde dovrebbe essere tesserato Bruno PDF Stampa E-mail
giovedì 18 settembre 2008

ImageNocera Inferiore. Un attaccante Moro giá c’è. Adesso ci sará il difensore Bruno? Può darsi. Ieri intanto è stato il suo primo giorno di allenamento col gruppo rossonero. Per esteso l’ultimo arrivato in casa Nocerina si chiama Salvador Rodriguez Bruno. E’ un classe ’83. Quattro campionati consecutivi giocati nel massimo campionato brasiliano con il Sao Josè del torneo Gaucho, squadra che è seguita con molta attenzione dagli addetti ai lavori italiani, non a caso da lì proveniva l’attaccante Francie, rivelazione dello scorso campionato di serie C2 coi siciliani del Gela.
• La Nocerina ha esaminato il suo dossier burocratico prima di convocarlo a Vietri sul Mare per qualche giorno di ambientamento e poi a Nocera per gli allenamenti. E’ tutto in regola per il tesseramento, avendo il diretto interessato giá passaporto italiano (per avere l’ok dalla federazione per l’omologo Moro bastarano una decina di giorni dalla richiesta).
• Ad occhio e croce non è nemmeno da considerare una prova il suo attuale permanere col gruppo di Pasquale Ussia. Insomma Bruno è seriamente candidato ad un posto in organico, dovendo i rossoneri registrare qualcosa nel pacchetto arretrato, non solo prendendo qualcosa al centro (appunto Bruno) ma anche distribuendo in maniera leggermente diversa gli under nel reparto (attualmente tre terzini destri ’90 con D’Angelo, Roccisano e Romeo e due sinistri ’89 con Ferretti e De Fabiis) con qualche operazione di limatura tra entrata e uscita. Nel frattempo il tocco d’internazionalitá per la Nocerina 2008/2009 aumenta. Ieri è partita verso Roma la documentazione per il tesseramento da straniero vero e proprio per l’attaccante nigeriano Babatunde.
• Ma servono gli stranieri per vincere in D ? Servono. L’anno scorso il Cosenza non ne aveva ma nell’Aversa Normanna ce n’erano due (Coquin, Caruso) per restare ai gironi meridionali. Nei gironi del nord e del centro due per l’Alessandria, uno per il Como, due per l’Italia San Marco, uno per la Giacomense, tre per la Sangiustese e due per l’Isola Liri. (m. m.)