Nocera Inferiore. Un giro all’indietro della macchina del tempo rossonera. Roberto Magliocco segna e va ad abbracciare in panchina Pasquale Ussia. Scena di domenica scorsa a Vallo della Lucania? Non solo. Scena vista per la prima volta nell’incredibile campionato di C2 edizione 2003/2004, quando la Nocerina partì con stenti di ogni genere per poi arrivare a sfiorare i playoff.
• I grandi protagonisti furono proprio loro due. Magliocco l’anno prima, con la Nocerina di Capuano e Buffoni, aveva giocato poco o nulla. Capuano l’aveva etichettato come l’ex parcheggiatore dello Zaccheria di Foggia. Giocò una grande stagione, segnò una dozzina di gol, cominciò il percorso verso Salerno. Ussia veniva dalle peripezie di Natale, nel senso di un incredibile esonero col Gladiator gestito in maniera fin troppo familiare. Un mix rivelatosi perfetto. Non privo di momenti tosti, inutile nasconderlo. Ussia ha sempre preteso e sempre prenderá il massimo da Magliocco sotto l’aspetto professionale, proprio perché ne riconosce ampiamente le qualitá tecniche.
• Dal passato al presente. Di nuovo assieme, per rilanciare la Nocerina. Magliocco si è sbloccato con un bel gol contro la Gelbison, poi la corsa verso Ussia. Magliocco era rimasto tranquillo anche in assenza di gol nelle prime due giornate: «Dicevo che sarebbe arrivato, l’importante era vincere, andava bene il gol di qualsiasi calciatore messo in campo. Contro la Gelbison è arrivato per davvero. Mi sto avvicinando alla condizione ottimale». Ussia mai aveva avuto dubbi: «Il gol per un attaccante è come il pane per l’affamato. Ma Roberto lo vedevo sereno in allenamento, era questione di tempo. Con la Gelbison, oltre al gol, ha giocato una signora partita» Attenzione alla macchina del tempo. C’era allora e c’è oggi pure Marco Capezzuto. Da quando il terzino è tornato molosso, la retroguardia sembra più sicura. (m. m.)