Migliorano lievemente le condizioni di R. S., il 50enne vittima di un aggressione nella casa famiglia "Le Mimose" di Materdomini. Nella mattinata di ieri, al plesso di Nocera Inferiore degli Ospedali Riuniti delle Tre Valli (ex Umberto I) è stato emesso il primo bollettino medico confortante. Sebbene la prognosi resti riservata, sono stati registrati i primi segnali positivi, a distanza di due giorni dal disperato intervento neurochirurgico con il quale hanno cercato di salvare la vita del 50enne. Nel frattempo, proseguono le indagini dei carabinieri dell’aliquota Radiomobile, agli ordini del comandante Salvatore Cosentino. R. S. si trovava all’interno della struttura sita nel cuore della popolosa frazione di Nocera Superiore, quando si è verificata l’aggressione da parte di un altro ospite. Motivi non ancora chiariti hanno messo in competizione i due degenti che sono stati protagonisti di una furibonda colluttazione. Ad avere la peggio è stato R. S. che ha riportato un esteso trauma cranico. Sul posto era rapidamente sopraggiunta un’ambulanza partita dal vicino polo di emergenza che ha trasferito il malcapitato all’ospedale di Nocera Inferiore. Gli accertamenti strumentali avevano mostrato una situazione di estrema gravitá perché il trauma cranico si accompagnava alla presenza di otorragia, ovvero la perdita di liquidi da una delle orecchie. Ma l’intervento eseguito dai neurochirurghi sembra aver sortito l’effetto sperato. • Ed ora tutti sperano che l’uomo possa rimettersi completamente. Non appena sará nuovamente in grado di parlare, i militari gli chiederanno la sua versione dei fatti. Per il momento, l’aggressore è stato denunciato a piede libero con l’accusa di lesioni personali gravissime. Tutto questo mentre si sta ancora cercando di fare luce sull’arma impiegata dall’uomo. Molto probabilmente si sará trattato di un bastone o di qualcosa di simile. Sono tuttora in corso gli accertamenti dei militari per stabilire con esattezza la dinamica del brutto episodio.