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FareAmbiente: “Sognando Chernobyl, canzone stonata di Adriano Celentano” PDF Stampa E-mail
sabato 06 dicembre 2008
“Un personaggio pubblico come Celentano – interviene il presidente di FareAmbiente Vincenzo Pepe – dovrebbe sfruttare la sua popolarita’ per aiutare l'ambiente e sensibilizzare verso temi quali la differenziata oppure il risparmio energetico, non creare allarmismo intorno a temi caldi quali l’energia nucleare, il cui studio spetta agli scienziati e non ai cantanti”. Adriano Celentano lancia un disperato monito: «Salteremo tutti in aria», il mondo collassera’ dopo a causa dell’energia atomica e per «l’inevitabile scioglimento dei ghiacci». Luoghi come Venezia, una citta’ fantasma nel video, spariranno. E il cancro sara’ «portato nelle case dei cittadini».  Parole troppo dure ed allarmistiche considerato il fatto che la ricerca sul nucleare e’ andata avanti non fermandosi al disastro di Chernobyl e rendendo le centrali sempre piu’ sicure, oggi si parla di un nucleare di quarta generazione.  Dal punto di vista di FareAmbiente, a vent’anni dal referendum sul nucleare, si presenta come necessario l’avvio di un nuovo dibattito politico e sociale sulla produzione dell’energia nucleare, contrastando l’ostracismo culturale che questo settore ha subito dal 1986. Il No del referendum del 1987, sull’onda emotiva di Chernobyl, impone oggi, nel quadro di una nuova politica energetica, di reimpostare seriamente il tema della ricerca sul nucleare, un nucleare sicuro, che non inquini, che rappresenti una fonte di energia pulita.  La tendenza del No al nucleare, grido d’allarme di un certo ambientalismo fondamentalista, va rivista e superata da una piu’ corretta impostazione che affronti il problema senza estremismi e che sia in grado, attraverso la ricerca e l’innovazione di approdare al nucleare sostenibile e superare la forte pregiudiziale ideologica falsamente ecologista.