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Omicidio Pittoni, chiesto il rito abbreviato PDF Stampa E-mail
giovedì 11 dicembre 2008

Image Pagani. Il minorenne accusato di aver ucciso il tenente Marco Pittoni chiede di essere giudicato con il rito abbreviato. Fra poche settimane, quindi, potrebbe arrivare il verdetto di primo grado a carico di C.M. (diciassettenne residente a palazzo "Fienga", regno dei Gionta a Torre Annunziata) accusato di concorso nell'omicidio del tenente Pittoni, comandante la tenenza dei carabinieri a Pagani. Il sei giugno scorso, all'interno dell'ufficio postale paganese, durante una rapina, il minorenne avrebbe esploso i due colpi di pistola, uno dei quali causò la morte dell'ufficiale, intervenuto per arrestare i malviventi senza usare le armi per timore che potesse scatenarsi una sparatoria che mettesse in pericolo gli utenti che si trovavano in quel momento all'interno dell'agenzia delle Poste di Corso Ettore Padovano. In questi giorni, gli avvocati Giovanni De Caprio e Michele Riggi hanno presentato all'ufficio del giudice delle indagini preliminari presso il tribunale dei minorenni di Salerno richiesta affinché C.M., loro assistito, venisse giudicato con il rito abbreviato. «C.M., che si trova attualmente recluso a Nisida - afferma l'avvocato De Caprio - appare ancora oggi confuso per tutto quello che è accaduto in questi mesi, molto probabilmente per la giovane età e quindi persona psicologicamente debole. Sono convinto che il mio assistito non ha ancora focalizzato quello che è successo la mattina del sei giugno scorso. Va ricordato che essendo un minorenne, C.M., in fondo era la persona più influenzabile dagli altri partecipanti alla rapina, tra cui anche un uomo di 35 anni». Il minorenne sarà sottoposto probabilmente nelle prossime settimane a un intervento chirurgico per estrarre la pallottola rimasta nel braccio, che dovrebbe essere stata sparata da un maresciallo della tenenza di Pagani, intervenuto subito dopo l'uscita dei rapinatori dalle poste centrali. Mentre si attende la fissazione dell'udienza preliminare per C.M., a breve potrebbero concludersi le indagini del pm Amedeo Sessa della procura della Repubblica di Nocera Inferiore a carico dei suoi tre complici: Fabio Prete di 19 anni, Giovanni Fontana di 21 anni e Gennaro Carotenuto, detto «Schumacher», di 36 anni, tutti di Torre Annunziata, che quel sei giugno erano con il minorenne a Pagani per rapinare l'ufficio centrale delle Poste. Chiusa l'inchiesta, anche qualche altro tra questi ultimi tre potrebbe scegliere il giudizio abbreviato, che li porrebbe di fatto a riparo da una possibile condanna all'ergastolo (pena non prevista per il minorenne): anche la vicenda giudiziaria che riguarda i maggiorenni, quindi, potrebbe concludersi entro poche settimane in toto o in parte, almeno per il giudizio di primo grado.

articoo di salvatore de napoli - il mattino