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Lettera aperta di Romano, sulle tariffe Gori PDF Stampa E-mail
venerdì 02 gennaio 2009

Image Egregi, con la presente voglio manifestarVi la mia seria preoccupazione in riferimento alla gestione delle risorse e dei servizi, in particolare di quello idrico.

Il nostro Paese attraversa un momento molto difficile. L’anno che ci siamo appena lasciati alle spalle ha visto enormi tagli ai trasferimenti da parte del Governo, che hanno costretto i comuni a dover fare delle scelte significative, a ridurre tante spese superflue, a contenere gli investimenti per cercare di garantire adeguatamente ai cittadini almeno i servizi essenziali.

Questa situazione generalizzata, che ha coinvolto gli Enti, le società ed i singoli a tutti i livelli, ha finito per spingere recentemente lo stesso Governo a mettere in campo misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa. Non dimentichiamo che solo pochi giorni fa il Ministro Tremonti, nel ridisegnare in funzione anticrisi il quadro strategico nazionale, ha immaginato di realizzare per i cittadini una Carta Acquisti utilizzabile per il sostegno della spesa alimentare e dell’onere per le bollette della luce e del gas.

Non ci troviamo più di fronte semplicemente ad avvisaglie di crisi, ma a segnali concreti di disagio per i nostri concittadini.

In questo contesto alquanto allarmante, come Sindaco del Comune di Nocera Inferiore, da tempo mi sto interrogando in maniera forte sulla gestione dei servizi. In particolare, sono fortemente preoccupato dai costi del servizio idrico.

Sinceramente, credo che in un momento di crisi come quello attuale, non possiamo lasciare che le cose scorrano senza incidere. Non possiamo consentirci di far finta di niente. Non possiamo permettere che i nostri concittadini si trovino a dover pagare bollette sempre più esose, a far fronte a costi che rischiano di aumentare mese dopo mese.

A questo punto, urge un intervento deciso e condiviso. Ritengo che sia giunto il momento in cui noi Sindaci, che abbiamo la responsabilità di guidare le comunità destinatarie del servizio, chiediamo in maniera decisa un tavolo di concertazione e di confronto, in cui si affrontino concretamente le problematiche relative al piano delle tariffe e degli investimenti.

Ritengo che sia opportuno aprire un confronto ed una discussione seria per rendere meno “privato” il sistema di gestione e più “pubblico” il tutto. Credo che sia necessario realizzare una vera e propria rimodulazione in basso delle tariffe, oltre ad una rivisitazione del piano industriale.

A mio avviso, di fronte a manovre di natura squisitamente politico-economica, che rischiano di danneggiare i nostri concittadini, noi Sindaci abbiamo il compito di contrastare questa azione con una presa di posizione forte, manifestando alla Gori la nostra volontà di realizzare qualcosa di più coerente ed attuabile possibile per i nostri concittadini, anziché opere faraoniche.

La nostra battaglia civile, legale e politica, in seno all’Assemblea dell’Ato 3, deve essere convinta e costante. Solo così potremo tentare di incidere sensibilmente sul livello di gestione e sul piano finanziario.

In quest’ottica, sarebbe auspicabile che anche i Consiglieri Regionali ed i Parlamentari interrompessero il loro silenzio assordante sulla vicenda e si mettessero al nostro fianco in questa battaglia di civiltà.

Alla luce di queste considerazioni, confido sulla sensibilità della Dott.ssa Alfonsina De Felice, Presidente dell’Ente d’Ambito Sarnese-Vesuviano, affinché organizzi quanto prima un tavolo di concertazione o convochi un’Assemblea dell’ATO 3 Sarnese-Vesuviano,  in modo da poter discutere diffusamente del delicato argomento e da immaginare percorsi concreti nell’interesse delle nostre comunità.

    

Con l’auspicio di riscontrare una Vostra pronta condivisione, Vi saluto cordialmente, in attesa di incontrarVi al più presto.