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Muore l’assegnataria, occupano la casa PDF Stampa E-mail
martedì 06 gennaio 2009

Image Nocera Inferiore. Pochi giorni dopo il funerale di un'anziana che viveva da sola, un ex dipendente comunale e un pescivendolo nocerino cercano di occupare abusivamente l'appartamento appena liberatosi nei prefabbricati pesanti a Montevescovado: portati via dai vigili urbani, nel pomeriggio una donna con tre figli ha tentato anche lei di impadronirsi dell'abitazione, ma è stata sfrattata e probabilmente sarà denunciata a piede libero per violazione dei sigilli. Giornata movimentata quella di ieri nella zona dove sono allestiti i prefabbricati costruiti dopo il terremoto del 1980. Da ieri mattina fino a sera, i vigili urbani del comandante Giancarlo Correale sono stati impegnati in una palazzina di Montevescovado per evitare che per l'ennesima volta i furbi potessero occupare una casa lasciata libera e che doveva tornare nella disponibilità del Comune di Nocera Inferiore. Il 29 dicembre scorso, un'anziana signora che viveva da sola in uno degli appartamenti al civico 42 di via Raffaele Grimaldi, è deceduta. Nelle ore successive sono stati celebrati i funerali e i parenti della donna, che vivono in Toscana, hanno cominciato a liberare i locali dalle suppellettili: c'era ancora qualcosa da portar via, ma già da qualche giorno, la casa era rimasta sostanzialmente vuota, tanto che doveva essere restituita nella disponibilità al Comune di Nocera Inferiore. Quella di via Raffaele Grimaldi è un'abitazione dei prefabbricati pesanti della zona di Montevescovado, messi lì dopo il terremoto del 1980. Case certamente non belle, molte in condizioni precarie o fatiscenti, tanto che ne è previsto l'abbattimento e la sostituzione con appartamenti degni di questo nome. Non si sa come, forse grazie a qualche buon informatore, due persone, un pescivendolo e un ex dipendente comunale, hanno saputo che a quel civico c'era un'abitazione libera e si sono presentati ieri mattina per occuparla, appellandosi alla legge del più furbo. I vigili li hanno cacciati via, sbarrando l'accesso alla casa e apponendo i sigilli. Nel pomeriggio, però, è arrivata una mamma con tre bambini che ha occupato l'appartamento in questione, anche lei portata via dai caschi bianchi: per la donna potrebbe scattare una denuncia a piede libero per violazione dei sigilli. Ma potrebbe non essere finita qui: nelle prossime ore, anche altri potrebbero tentare di impadronirsi della casa, tra chi cerca di fare il furbo e approfittare della situazione (facendo prevalere l'atto di forza a scapito dei tanti cittadini in attesa di un tetto) e chi è disperato per non avere quattro mura dove far riparare i propri figli. Storie di ordinari tentativi di sopraffazione, quindi, ma anche di tragedie di senzatetto che in un periodo di crisi avvertono ancora più il peso dei loro disagi sociali ed economici.

articolo di salvatore de napoli - il mattino