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Aggredisce e minaccia il medico fiscale: in cella PDF Stampa E-mail
giovedì 15 gennaio 2009

Image Nocera Inferiore. Minaccia di morte il medico dell'Inps che non lo aveva trovato a casa per una visita fiscale, lo costringe a fare un falso certificato e alla fine aggredisce pure i carabinieri intervenuti successivamente. É stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto Raffaele Manzo di 35 anni di Nocera Inferiore. Nel provvedimento del pm Elena Guarino, l'operaio nocerino è accusato di tentata estorsione aggravata, induzione al falso ideologico e materiale. Singolare la vicenda. Manzo doveva essere a casa e non a lavoro in un'azienda di autotrasporti della zona, avendo presentato un certificato medico. All'arrivo del medico dell'Inps per la consueta visita fiscale, l'operaio non è stato trovato a casa e quindi il sanitario ha redatto il relativo certificato, dove si attestava l'assenza da casa dell'ammalato. Lunedì scorso, verso le 10.30, Manzo avrebbe raggiunto il medico in una piazza a Cicalesi e gli avrebbe detto: «Ti ammazzo a te e tutta la tua famiglia, ho un coltello, ora vieni a casa e fai quello che dico io». In tale modo, Manzo avrebbe costretto il medico a falsificare il referto, cancellando la riscontrata assenza dell'operaio e attestando che la visita era stata eseguita regolarmente, peraltro prescrivendo ulteriori due giorni di riposo. Subito dopo, sono intervenuti i carabinieri e nemmeno in quel momento hanno rintracciato Manzo a casa sua. I militari del maggiore Massimo Cagnazzo si sono spacciati per medici legali che avrebbero dovuto eseguire un'altra visita fiscale, e il giovane è stato rintracciato. Appena arrivato a casa sua, Manzo, invece che i sanitari si è trovato di fronte ai carabinieri, alla vista dei quali è andato in escandescenza, secondo gli inquirenti per sottrarsi alla cattura, scagliandosi violentemente contro i militari. Quattro carabinieri hanno subito lievi lesioni: visitati al pronto soccorso dell'ospedale Umberto I, i sanitari le hanno giudicate guaribili fino a tre giorni, salvo complicazioni. In poche ore si sono chiuse le prime attività investigative dei carabinieri della compagnia nocerina che hanno portato il trentacinquenne nocerino al fermo quale indiziato di delitto. Per Manzo, così, si sono aperte prima le porte della caserma dei carabinieri e poi quelle della cella della casa circondariale di Salerno, dove è stato trasferito dopo le formalità di rito, in attesa dell'udienza di convalida del fermo, che si terrà questa mattina davanti al gip Gabriella Passaro del tribunale di Nocera Inferiore. All'udienza, il fermato sarà accompagnato dal suo difensore, l’avvocato Gregorio Sorrento. «Confidiamo in una misura cautelare meno afflittiva per il mio assistito - ha affermato l'avvocato Sorrento - Le accuse a lui contestate saranno vagliate più approfonditamente in sede dibattimentale. Il mio assistito, comunque è rammaricato per quanto accaduto e per la sua condotta ed è provato per la situazione venutasi conseguentemente a creare». Quelle delle visite fiscali sta diventando una vera e propria emergenza. Sempre più spesso i medici sono oggetto di velate minacce o di atteggiamente dichiaratamente ostili da parte dei lavoratori da controllare. Va però registrato che mai prima di adesso si era verificato un caso così clamoroso.

Salvatore De Napoli - Il Mattino