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Cirielli: supero Villani di dieci punti PDF Stampa E-mail
sabato 24 gennaio 2009

Image Salta il pranzo di mezzogiorno, mangia un'insalata e va in palestra. Mezz’ora di footing sul tapis roulant, poi di nuovo al lavoro alla commissione Difesa. Una metodica scelta dei tempi che segue fino al giovedì. Il fine settimana torna a Salerno dove ricomincia a girare per la provincia, e in serata, sempre, indefettibilmente, cena con sostenitori, candidati, uomini delle istituzioni, collaboratori della campagna elettorale. È cominciata la campagna elettorale e i tour de force di Edmondo Cirielli. Non tiene conto delle difficoltà interne, come il broncio che gli tiene il sindaco di Pagani Alberico Gambino, deciso a non candidarsi («Ma lui è uno che sta organizzando la campagna elettorale, ha un ruolo decisivo», dice Cirielli); non si preoccupa dei mugugni dell’Mpa («So che Iannone e Russo hanno parlato con Fasolino», aggiunge). E nemmeno si preoccupa più di tanto delle bordate di Scarlato («Mi ha chiamato, mi ha detto che io non sono uno della casta»). Al momento rimane concentrato su Roma e ritiene che sia prematuro lavorare a tempo pieno sulla città e la provincia. Alla fine, la campagna elettorale di primavera coinciderà con un allentamento dei lavori parlamentari. E allora... Conte e Scarlato, insieme a Villani e alla candidata de ”il sole d’Italia” Antonella Buono, potrebbero essere suoi avversari alla conquista della Provincia nella corsa di primavera? «Di Conte non sapevo niente, anzi lo vedevo orientato a sostenere Villani. Si tratta di una persona che ha un'indubbia intelligenza politica e gode di molto consenso. Una sua candidatura sarebbe legittima». E Scarlato? «Scarlato mi ha chiamato per ribadirmi la sua stima. Con lui c’è convergenza politica. Anche lui come me pensa che questo sistema elettorale non funziona. Anche lui come me intende il potere di centrosinistra come una consolidata organizzazione che favorisce solo gli amici». Lo vede come alleato? «Io rispetto l'autonomia dell'Udc, il centro è alleato naturale del centrodestra. Ciò significa che saremmo alleati al secondo turno, tanto vale allearsi al primo....». Meglio pochi o meglio tanti in campo? «Meglio pochi. Il sistema che va consolidandosi è bipolare e se ci fossero solo due candidati sarebbe meglio per gli elettori. Ma ritengo legittimo che ognuno faccia le proprie scelte. Stante così la legge... poi decidono gli elettori». I rapporti con l’Udc della Carfagna sono utili? «Il centro è un alleato naturale e culturale del Pdl il ministro lavora in questa direzione». State facendo sondaggi? «Abbiamo un sondaggio di ottobre che mi da dieci punti sopra Villani. E non sono cambiati. Lo stiamo comunque aggiornando. Anche per capire qualche orientamento. Tuttavia le indicazioni sono positive e quindi sono molto sereno». Problemi nei collegi per le candidature? «Iannone, Russo e Gambino stanno lavorando su una bozza di proposta programmatica insieme alla Carfagna e agli altri. Siamo pronti ad uscire con un programma. Questa volta partiamo con molto anticipo, abbiamo tempo.Oggi abbiamo un incontro con sindaci dei comuni sopra a quindicimila abitanti ed ex amministratori e parlamentari per la riunione programmatica. candidiamo i nostri sindaci, socialisti, Mpa e i nostri alleati sono impegnati a presentare il maggior numero di liste possibile». I manifesti sono pronti? «Non prima di marzo. Non serve cominciare subito, non vogliamo stancare». Saranno foto formali, con o senza occhiali? «L'unica volta che sono andato su un manifesto senza occhiali era il '94. Ora invece che ho scoperto le lenti superleggere mi addormento con gli occhiali. Li porto sempre. di lentine nemmeno l’ombra». E lo slogan? «Cerchiamo di fare cose concrete, certo ci stiamo pensando. Eppoi io non sono per gli slogan».

Fonte ll Mattino