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Raid al Genoino, a fuoco cattedre e banchi PDF Stampa E-mail
martedì 03 febbraio 2009

Image Cava de’ Tirreni. Il liceo scientifico statale «Andrea Genoino» ancora una volta è stato vandalizzato nello scorso fine settimana. Una brutta sorpresa per il custode Franco Milione e per l'operatore scolastico Fortunato Palumbo quando, alle 7 di ieri mattina, hanno aperto le porte dell'Istituto. A terra polvere bianca, un odore di gasolio nell'aria, in un angolo tre estintori completamente svuotati. Prima di lanciare l'allarme, gli operatori scolastici hanno provveduto a fare un’ ispezione nell'edificio ed accertare, anche se sommariamente i danni. Rotti i vetri di due finestre con uno degli estintori, bruciati fogli di carta con il rischio di provocare un incendio di grossa entità. Il fuoco ha comunque rosicchiato alcune cattedre, sedie e banchi. In un primo momento si era pensato che fosse stato versato del gasolio sui banchi, sulle sedie e sulle cattedre e poi dato fuoco, invece l'odore che si avvertiva, come rilevato dagli uomini della polizia Scientifica, è quello del preparato fuoriuscito dagli estintori. Prontamente sul posto sono arrivati gli uomini del vicequestore Pietro Caserta chiamati dal custode che aveva anche avvertito le autorità scolastiche. Nel piazzale invece si sono ritrovati, come sempre la mattina, alunni e docenti. Salvati dai vandali i laboratori di informatica dove è presente un sistema di allarme. I poliziotti hanno fotografato e raccolto impronte che verranno analizzate dal reparto scientifico. I vandali sarebbero entrati forzando la serratura dell'uscita di sicurezza adiacente alla palestra, zona della struttura difficilmente controllabile. Il custode non ha avvertito alcun rumore poiché l'abitazione è situata sul lato opposto. Già nel settembre del 2007 si verificò un altro episodio di vandalismo: furono aperti tutti i rubinetti dei bagni e la scuola fi allagata. Secondo la polizia, anche se non si trascurano altre piste, si tratta di un gesto compiuto da giovani che conoscevano bene la struttura. Particolarmente turbato il dirigente scolastico, la professoressa Emilia Persiano, sempre attenta ai problemi dei giovani unitamente ai docenti. Il Liceo Scientifico in città è un punto di riferimento per le famiglie per la sua offerta formativa. «Questo episodio ci turba» spiega il vice preside Gennaro Galdo, mentre il dirigente scolastico preferisce tacere. Intanto è stato convocato il consiglio di istituto per esaminare i provvedimenti da adottare immediatamente. Il presidente del Consiglio Rita Masullo sottolinea la necessità di installare le telecamere e il sistema di allarme collegati con la polizia. «Esse saranno tanto più necessarie in quanto a giugno il custode andrà in pensione. Della sicurezza dell'istituto più volte ci siamo preoccupati, ora riteniamo che sia il momento della svolta». Oggi si torna tra i banchi e riprendere la vita scolastica, è la risposta della scuola condivisa dai docenti e non docenti, dagli stessi alunni e dalle famiglie che numerose sono accorse stamane in presidenza. «Noi continueremo nel nostro lavoro con maggiore impegno, senza farci intimorire» conclude il vice preside Galdo. Un episodio che tuttavia lascia un segno indelebile.

Fonte Il Mattino