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Villani: «L’Udeur? Se ne va solo una sigla» PDF Stampa E-mail
domenica 15 febbraio 2009

Image Sarno. Villani apre all’Udc nel giorno dell’arrivo di Enrico Letta che rilancia: «Angelo è un punto di riferimento insostituibile. E presentare più liste civiche alle amministrative non è segno di frantumazione ma di democrazia». Al Centro sociale di Sarno si moltiplicano gli appelli all’unità del partito. Non preoccupa l’addio ufficiale dell’Udeur: «Se ne va una sigla - dice il presidente della Provincia - ma quell’area politica rimane con noi». Pesa la situazione del Pd a Sarno, tanto che al Centro sociale mancano una serie di consiglieri comunali. E pesano gli scontri interni in materia di liste a livello provincia. Così sono in tanti a invocare l’unità. «I problemi si risolvono all’interno del partito e nelle sedi del partito - dice il segretario provinciale Michele Figliulo - E poi cerchiamo l’unità politica e programmatica a destra e sinistra perché se cadiamo nell’autosufficienza saremo tutti sconfitti». Una sottolineatura, quest’ultima, che è una risposta a quanti vogliono moltiplicare le liste del Pd alle provinciali anche a costo di perdere qualche alleato. «Partiamo da una situazione di difficoltà nell’Agro - ammette il sindaco Antonio Romano - a parte Nocera Superiore e Castel San Giorgio viviamo la difficoltà di amministrazioni assediate dal centrodestra, allora dobbiamo rispondere con l’unità». Appello ripetuto sul palco da Guglielmo Vaccaro, Donato Pica, Gianfranco Valiante e Maria Rosaria Aliberti. «Le ultime vicende dell’Udeur appartengono ad un modo vecchio di fare politica - dice Tino Iannuzzi - Lo stesso che permette a Berlusconi, dopo aver vinto con i voti del Sud e della Campania, di ricambiare con tagli spaventosi alle nostre risorse. La sfida del Pd è di rappresentare l’area moderata, in provincia di Salerno vogliamo essere uniti per rimandare all’opposizione il Pdl alla Provincia come nei Comuni». «L’Udeur se ne va dopo un percorso unitario e tocca a loro spiegare il perché. Ma è solo una sigla perché l’area moderata resta con noi - dice Angelo Villani che aggiunge, forse riferito a Pasquale D’Acunzi, industriale del pomodoro - Visto che siamo nell’Agro possiamo dire che se ne va l’etichetta, ma la scatola di pomodori resta con noi. Il centrosinistra riesce a vincere se riuscità a recuperare il centro che è un’area radicata proprio nell’Agro. L’Udc è una forza politica che di fatto dovrebbe essere alleata del centrosinistra, specialmente in quest’area in cui gli esponenti dell’Udc hanno una storia vicina alla nostra. La nostra politica è stata all’insegna di grandi investimenti che hanno anche inciso al Pil. Ma senza risorse da parte del Governo nazionale non possiamo fare molto». «In una situazione di voto amministrativo moltiplicare le liste civiche non è segno di frantumazione ma di maggiore democrazia - l’intervento di Enrico Letta - E c’è bisogno di ridare spazio ai cittadini, ridare la possibilità di scegliere chi eleggere. Ne abbiamo abbastanza di liste bloccate che di fatto hanno penalizzato soprattutto il Mezzogiorno con un atteggiamento neocolonialista di Roma. In questa situazione Angelo Villani è un punto di riferimento insostituibile. Per me e per voi». Il ministro ombra del Welfare elogia il presidente della Provincia per il suo saper fare, un elemento che è mancato al Governo Prodi e ha portato a perdere le elezioni. «Villani parla di cose concrete - continua Letta - di persone, categorie, problemi, ipotesi di sviluppo. Con questo atteggiamento è possibile battere gli altri perché noi siamo quelli delle cose concrete gli altri, quegli degli annunci. È in corso una grave crisi, ma sta peggio chi ha creduto agli appelli di Berlusconi a comprare e indebitarsi. Per quanto riguardo la Provincia di Salerno, comunque, sono sicuro: vincerà Villani. Ho un metodo infallibile per capire se il candidato è forte: vedere quante donne ci sono alle manifestazioni. Perché gli uomini in genere sono quelli che fanno politica, le donne quelle che si appassionano. E vedendo quante donne ci sono qui stasera sono sicuro che Villani vincerà».

Fonte: Il Mattino