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La sinistra: al voto da soli se il Pd presenta più liste PDF Stampa E-mail
lunedì 16 febbraio 2009

Image Eboli- Battesimo di fuoco per il partito di Nicky Vendola. Dopo la costituente a Chianciano, il Movimento per la Sinistra pone dei paletti per le provinciali: «Non siamo gli zerbini del Pd. Prima di allearci con Villani vogliamo vedere il programma elettorale. Se il Partito Democratico presenta più liste, andremo da soli - esordisce Gerardo Rosania, consigliere regionale, in un convegno svoltosi ieri mattina al cinema Italia - Le frizioni del Pd non possono mortificare la sinistra». Poi parte un appello a tutti i partiti che si rifanno al vecchio Pci: «Per l’unità della sinistra siamo pronti a rinunciare alla falce e martello. Con le maggioranze marmellata non si governa. La Sinistra Arcobaleno ha fallito perchè ha vissuto solo di appuntamenti elettorali. Alle elezioni europee e provinciali la sinistra deve presentarsi unita». Sulle vicende ebolitane, Rosania esprime la sua bocciatura totale: «Dell'amministrazione Melchionda non parlo, faremmo notte per i disastri effettuati. Non è certo di centrosinistra un'amministrazione comunale che vende il cimitero ai privati. Siamo arrivati al commercio delle vacche. La sfida lanciata a Chianciano è legata a un nuovo modo di incidere nella realtà. C'è una nuova questione meridionale, di fronte al taglio dei fondi per il Mezzogiorno, a beneficio delle grandi industrie». L’appello alla dignità a sinistra è condiviso dall'europarlamentare, Vincenzo Aita: «Prima di fare un accordo con Villani vogliamo capire in cinque anni cosa ha fatto. Se il centrosinistra ha fallito, la colpa non è solo di Villani. Non possiamo additare certo Berlusconi per il fallimento regionale. Siamo noi al governo. Con i nostri rappresentanti istituzionali (dai consiglieri comunali ai rappresentanti regionali) non discutiamo più. Ci ritroviamo in un deserto culturale e politico, questa mattina iniziamo un discorso su tempi lunghi. Il governo Berlusconi ha destinato otto miliardi di finanziamenti per la crisi finanziaria. Quei soldi erano per il Mezzogiorno». Dopo la batosta elettorale della primavera scorsa, Aita ne analizza i motivi: «Oggi chi è che vota a sinistra? Non abbiamo più contatti con il territorio. Se non dialoghiamo con i lavoratori precari, perchè dovrebbero votarci? In parlamento non c'è nessun partito che abbia scritto la Costituzione, chi dovrebbe difenderla? Non abbiamo assilli, questo movimento nasce per andare oltre le scadenze elettorali». Durissima l’analisi di Gennaro Giordano, segretario provinciale della Sinistra Democratica. «Si sta consumando una delle peggiori guerre di correnti a livello provinciale, roba estranea anche alla Dc e al Psi. Villani sta sbagliando ad aprire a tutte le correnti. Dopo le elezioni dovrà pagare cambiali a vita. La coalizione è a rischio. Parliamo piuttosto di sostegno economico alle famiglie, agli studenti, ai cassaintegrati. Tagliamo le cose inutili, come gli spettacoli con gli artisti più dispendiosi. Ci vuole un piano industriale provinciale. No a liste chiuse, costruiamo un cartello politico sulle forze territoriali. Basta sindaci sceriffo, non vogliamo prendere gli extracomunitari a calci nei denti, non possiamo distruggere i loro accampamenti. La politica è fatta di ideali».

Fonte: Il Mattino