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NOCERA. RISARCIMENTI PER FRANE E ALLUVIONI Il Comune accusa la Protezione Civile PDF Stampa E-mail
domenica 08 marzo 2009
Nocera Inferiore. Lancia un ultimatum il Comune di Nocera Inferiore che reclama chiarezza e minaccia di citare in giudizio, dinanzi al Tribunale delle Acque, i presunti responsabili della fase di stallo, ma soprattutto del mancato rimborso degli anticipi versati per il post alluvione di Montalbino e Sant'Anna. A pochi giorni dal quarto anniversario di quel funesto 4 marzo 2005, giorno della terribile alluvione di Montalbino, in cui persero la vita tre cittadini nocerini, ancora nessuna traccia dei fondi per la messa in sicurezza di quella fascia pedemontana, ma l'amministrazione Romano non ha ancora ricevuto neanche un euro per gli interventi posti in essere all'indomani dell'alluvione di Sant'Anna. «Rivendichiamo con forza gli sforzi che abbiamo portato avanti in questi anni come Protezione Civile - dice Romano - e ribadiamo, ancora una volta, che sia per quel che concerne la frana di Montalbino sia per Sant'Anna abbiamo sostenuto tutte le spese esclusivamente a carico nostro. Sono cifre da capogiro. Si pensi che complessivamente l'impegno spesa per la frana e per Sant'Anna è superiore al milione di euro». La misura è colma hanno tuonato gli amministratori nocerini al tavolo tecnico convocato a Napoli giovedì mattina dai vertici della protezione civile. Sul tavolo proprio la necessità di potenziare la tecnologia per monitorare al meglio i fenomeni metereologici, nonché la destinazione dei presidi di Protezione Civile sul territorio. A rappresentare l'Ente nocerino era il vicesindaco, con delega alla protezione civile, Antonio Cesarano, che ha dovuto riscontrare, senza nascondere disappunto, l'assenza dei maggiori vertici dell'assessorato alla protezione civile regionale. «Purtroppo era assente proprio chi era deputato a darci risposte - ha spiegato Cesarano - ci convocano in grande stile e poi non partecipano agli incontri. Sospendono l'invio di personale specializzato nei comuni ed ipotizzano un percorso di affiancamento per attrezzare il personale comunale, che dovrebbe poi essere in grado, in totale autonomia, di contrastare questi episodi. Tutto ciò ci mette in una condizione di serio allarme. Nei comuni non abbiamo personale che ha competenze tali da poter espletare questi compiti dopo pochi mesi formazione. Si tratta di incarichi delicati, che a nostro avviso presuppongono anni di esperienza». Ciò che è più grave, secondo il vicesindaco di Nocera Inferiore, è che il modello «Sarno» utilizzato fino ad oggi ed esportato addirittura in Giappone, venga cancellato con un colpo di spugna.

 

 

fonte ilmattino.it servizio di Algia Testa