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Il giovane tifoso morto di meningite, adottati dall'ASL SA1 maggiori controlli PDF Stampa E-mail
mercoledì 11 marzo 2009

 

 

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Nocera Superiore. La meningite è stata la cause della morte del ventisettenne di Nocera Superiore, deceduto domenica sera dopo essere stato colpito da una violenta febbre. Vincenzo Salzano aveva solo ventisei anni e una passione sfrenata per la Nocerina, che lo aveva portato a diventare uno dei più attivi tifosi del gruppo dei «Brothers». Lavorava nelle officine Salzano, a Nocera Superiore, insieme al padre e sognava di coronare il sogno d'amore con la sua fidanzata, figlia di un ex assessore dell'ultima giunta Montalbano. Una vita dedicata al lavoro e allo sport, stroncata per cause ancora in via di accertamento, anche se il sospetto è che si sia tratto di una meningite fulminante. Sulla base di ciò è scattato, domenica sera, il protocollo di profilassi per i medici e gli infermieri che sono entrati in contatto con lui e per un nutrito gruppo di suoi amici, con i quali aveva trascorso il sabato sera. È da quel momento in poi, infatti, che Salvatore pare abbia accusato i primi sintomi della febbre, in un crescendo inarrestabile che, domenica sera, lo ha spinto a chiedere il ricovero. La situazione è apparsa subito in tutta la sua gravità, tanto è vero che immediatamente è stato disposto il trasferimento presso l'ospedale di Mercogliano, dove, a tarda sera, è stato registrato il decesso. La notizia ha fatto subito il giro delle tifoserie della sua squadra del cuore, tramite una emittente televisiva locale che, proprio in quelle ore, stava trasmettendo in diretta una trasmissione dedicata alla Nocerina. Trasmissione immediatamente sospesa, in segno di partecipazione al dolore che ha colpito la famiglia Salzano, ma anche tutta la tifoseria Rossonera. Nella giornata di ieri è stato effettuato l'esame autoptico sul corpo del ragazzo, alla ricerca di prove sulle cause della sua morte. Il protocollo di profilassi, necessario in questi casi, è stato attivato in maniera tempestiva, scongiurando, così, qualunque rischio per medici e pazienti dell'ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, migliaia di tifosi rossoneri hanno partecipato alle esequie del giovane.

Fonte: Il Mattino


 

 

Ecco la presa di posizione dell'ASL SALERNO 1, con un proprio comunicato ufficiale:

La Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria Locale Salerno 1 esprime innanzitutto il proprio cordoglio per la morte del giovane Vincenzo Salzano.Si rimette alla valutazione della Magistratura l’operato di quanti hanno avuto in cura il deceduto.Il sig. Salzano è giunto alle ore 14,00 di domenica 8 marzo u.s. nel Pronto Soccorso del P.O. “Umberto I” di Nocera Inferiore con codice di gravità “giallo” e, secondo la valutazione del medico che lo ha preso in carico, parametri vitali stabili. La presenza del paziente si è protratta fino alle ore 18,00 circa. In quest’arco temporale il paziente è stato sottoposto ad esami di laboratorio e di radiologia, a consulenza neurologica, cardiologica e rianimatoria, nonché a terapia farmacologica ed infusionale.L’indisponibilità di posti letto in isolamento nella U.O. di Malattie Infettive  ha determinato l’avvio delle procedure di trasferimento  presso altro ospedale.L’ospedale Umberto I ha trattato nell’anno 2008 n.10  pazienti affetti da meningite e n.2 pazienti nel corso di quest’anno.Abitualmente dopo un caso di meningite si verifica nella popolazione un comprensibile stato di allarme che è doveroso affrontare con una adeguata informazione e disponibilità da parte delle nostre strutture di prevenzione.Si auspica che alcune importanti informazioni di seguito fornite rassicurino la cittadinanza circa l’effettivo rischio di contagio e l’efficacia degli interventi di prevenzione messi in essere dalla nostra Azienda Sanitaria, secondo quanto raccomandato dalla comunità scientifica.La meningite meningococcica è una malattia infettiva contagiosa ad evoluzione anche fulminante.La trasmissione avviene per contatto diretto da persona a persona attraverso le goccioline respiratorie. Il periodo di incubazione oscilla tra 1 e 10 giorni, ma solitamente è inferiore a 4 giorni.La contagiosità del malato cessa 24 ore dopo l’inizio di un adeguato trattamento antibiotico.In oltre il 98% dei casi la malattia si presenta in modo sporadico, cioè si limita ad un solo caso e non si verifica trasmissione al altri soggetti.In ogni caso nei soggetti considerati a maggior rischio, vale a dire che hanno avuto un contatto stretto che ha comportato una eventuale esposizione alle secrezioni del (attraverso la condivisione dell’abitazione, baci, posate, spazzolino, ecc.) è stata eseguita la profilassi antibiotica grazie al tempestivo intervento del Dipartimento di Prevenzione e dei medici di medicina generale di Nocera Superiore.E’ stata inoltre istituita una sorveglianza sanitaria attiva su tutti gli altri contatti per 10 giorni sempre con la cooperazione tra Servizio di Epidemiologia e medici di M.G. che potranno fornire all’occorrenza anche ulteriori delucidazioni. La Direzione Generale ASL SA 1