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Festa di San Prisco, le accuse del parroco PDF Stampa E-mail
martedì 24 marzo 2009

Image Nocera Inferiore. La festa di San Prisco rischia di rimanere «festa di quartiere». Alle tante promesse e ai proclami non sono seguiti fatti concreti che possano aiutare l'evento ormai imminente e ritrovare la sua dignità storica e culturale. L'appello, dal vago sapore di una sonora bacchettata, è stato lanciato dal pulpito della sua chiesa dal parroco della cattedrale del Vescovado, Don Domenico Cinque. Un messaggio chiaro e forte alle istituzioni a poco più di un mese dall'inizio dei festeggiamenti la cui commissione di preparazione ha iniziato già ad organizzare. Don Mimmo, nel corso dell'omelia di domenica scorsa, ha ricordato come lo scorso anno furono date precise garanzie da parte delle istituzioni con la promessa di una collaborazione straordinaria che fino ad oggi, però, non si è vista. «Anzi - ha aggiunto Don Mimmo - speriamo che quest'anno non ci tolgano anche il solito contributo visto che alle mie ripetute richieste non è stata data alcuna risposta almeno fino ad oggi. Delle parole non sappiamo cosa farcene, ci servono fatti concreti». Un richiamo agli impegni presi, dunque, visto soprattutto che, ad oggi, la cattedrale di San Prisco è ancora chiusa ai fedeli per lavori di restauro e per le funzioni religiose viene usata l'adiacente congrega. Da anni si discute della necessità di rivalutare e valorizzare la festa del Santo Patrono che da qualche decennio sembra essere stata spogliata del suo giusto valore religioso ma anche storico e folcloristico.

Fonte: Il Mattino