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Cronaca: Trovata una tanica, doloso il rogo alla Beton PDF Stampa E-mail
martedì 26 febbraio 2008

Nocera Inferiore. È di origine dolosa l'incendio che domenica sera ha distrutto quattro camion pompa nel piazzale della Beton Cave srl, in via Alveo Santacroce, a confine tra le due Nocera. E all'orizzonte si profila una guerra per il controllo del settore del calcestruzzo. I carabinieri della compagnia di Nocera Inferiore, del nucleo operativo e della stazione, che indagano sull'attentato incendiario, hanno ritrovato una tanica con la quale gli ignoti hanno cosparso di liquido infiammabile i quattro mezzi parcheggiati nella ditta che produce calcestruzzo preconfezionato (da non confondersi con l'omonima e vicina società proprietaria della cava di Monte Albino). Gli incendiari sono entrati probabilmente dal lato superiore, quello che corre lungo l'autostrada A3 Napoli Salerno, lato monte. Una volta penetrati all'interno, hanno appiccato il fuoco che si è esteso a tutte le a tre autopompe e una betopompa, riducendole almeno un paio a quasi rottami. Le fiamme si sono poi propagate fino a raggiungere i macchinari dell'impianto di triturazione danneggiando un nastro trasportatore e altre parti delle macchine.L'intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Nocera Inferiore ha limitato i già grossi danni patiti da mezzi e macchinari, grazie all'intervento di un camion antincendio, di due autobotti e di un'autoscala che i caschi rossi hanno utilizzato per spegnere le fiamme propagatesi al nastro trasportatore che si trova ad alcuni metri d'altezza dal suolo. «Non abbiamo ricevuto alcuna pressione né minacce nel nostro lavoro - ha specificato Pietro Siani, amministratore della Beton Cave srl - Non riesco proprio a comprendere il motivo di un tale gesto: non ci sono grandi opere pubbliche da realizzare in zona e il mercato è in contrazione. Proprio non so quale interesse possa spingere chiunque a mettere a segno cose del genere». I danni maggiori, però, pare che non li abbia subiti la Beton Cave srl: i quattro mezzi incendiati, infatti, sono della "Di Cal", cooperativa con sede in Pagani, presieduta da Francesco Sorrentino, che lavora (nel trasporto del calcestruzzo) per conto anche della Beton Cave srl. «Non abbiamo mai ricevuto minacce o richieste estorsive - afferma Sorrentino - Non riusciamo a capacitarci di come sia stato possibile che sia accaduto una cosa di questo genere». I danni provocati dall'incendio sono rilevanti e dovrebbero ammontare a oltre un milione di euro, essendo solo settecentomila euro (da una prima stima) quelli riconducibili ai mezzi incendiati, e poi vanno aggiunti quelli al nastro trasportatore e ad altri parti meccaniche dell'impianto di proprietà della Beton Cave srl. I carabinieri del maggiore Massimo Cagnazzo e del tenente Erich Fasolino sono impegnati a fondo nell'inchiesta, anche perché questo è il secondo attentato incendiario in 15 giorni che riguarda un'azienda di calcestruzzo. Il nove febbraio scorso, infatti, fu gettato del liquido infiammabile contro alcuni mezzi della "Nocerina Beton" dei fratelli Angelo e Vincenzo Cammarota. Ignoti diedero alle fiamme un'autopompa, tre betoniere e un altro autocarro dell'azienda di calcestruzzo con stabilimento a Fosso Imperatore, provocando un danno di oltre un milione di euro. Due episodi che lasciano immaginare a una possibile guerra del calcestruzzo con qualcuno che vuole eliminare o soggiogare alcuni imprenditori di Nocera e prendere il predominio nel settore.

Dal Quotidiano "Il Mattino" del 26.02.2008