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Villani cala il suo jolly, De Luca in campo PDF Stampa E-mail
lunedì 04 maggio 2009

Image Nocera Inferiore. «Il destino si realizza nel momento in cui si compie: il destino di queste elezioni si compie quando le urne si apriranno. Fino ad allora serve la mobilitazione totale perché questa battaglia si vince nell’Agro». Vincenzo De Luca mette in campo tutta la sua storia e la sua voglia di combattere nel comizio di apertura della campagna elettorale con Angelo Villani a Nocera Inferiore. Inevitabilmente è De Mita e l’alleanza Udc-Pdl a finire sotto tiro: «Oggi capiamo quale è il progetto della destra - dice il sindaco - il ritorno al passato». «Povero Ciriaco - spara Antonio Romano - passare dal confronto con Moro e Andreotti a quello con questi trasformisti della politica». «Il centrodestra deve essere inguaiato - aggiunte il Presidente della Provincia - Hanno criticato per una vita quelli che venivano indicati come gli artifici del disastro della sanità e dell’ambiente in Campania e oggi corrono a chiedere il loro aiuto». La sfida era riempire piazza del Corso, la pioggia spinge a spostare il comizio alla galleria Maiorino provocando un imprevedibile corteo nel centro di Nocera Inferiore, con centinaia di persone che riempiono la sala in ogni posto a sedere e in piedi e molte che restano fuori. «Partiamo da qui perché l’Agro è decisivo - comincia De Luca, applauditissimo, vera star dell’incontro - Qui ho cominciato 35 anni fa la mia esperienza politica, con i contadini di Angri e gli operai Mcm di Nocera. Non è vero che c’è un destino di degrado per l’Agro, il destino dipende da noi, dalla nostra capacità di inventare progetti, realizzarli e dalla fiducia». «Siamo qui per rinnovare un patto - spiega Angelo Villani - per far diventare la provincia di Salerno la prima della Campania e del Mezzogiorno. Un patto che non nasce dalle parole, ma da quanto già fatto». Il candidato del Pd enumera i risultati di cinque anni di governo: un miliardo di euro investiti, per l’Eurispes Salerno è la quinta provincia in Italia per investimenti dopo Milano, Torino, Roma e Napoli, le 12 scuole realizzate, la facoltà di Medicina («per la quale il Comune ha messo 1,5 milioni, la Regione 2,5, ma la Provincia ha investito 5 milioni destinati a cambiare la sanità salernitana»), la trasparenza nel patto con la Prefettura sugli appalti, il piano territoriale di coordinamento, gli investimenti su pochi grandi eventi nel turismo. «La destra si propone come buongoverno nascondendosi dietro Berlusconi - conclude Villani - Ma queste sono elezioni provinciali. E a livello salernitano il buongoverno non è del Pdl che manda a casa i sindaci che ha eletto a Battipaglia, Nocera Superiore, Camerota, Angri. Hanno fatto una grande alleanza? Vorrei ricordare che cinque anni fa l’Udc, Lubritto, D’Acunzi non erano con noi, c’erano anzi più liste del centrodestra, ma abbiamo vinto noi». «Neppure Villani è perfetto - conclude Vincenzo De Luca - non consiglierei a nessuno le sue cravatte zebrate da strisce pedonali. Ma è un uomo di grande responsabilità, capace di ascoltare, di grande correttezza istituzionale. È l’uomo in grado di sostenere un programma straordinario per cambiare l’Agro e la nostra provincia».

Fonte: Il Mattino