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Pittoni, Pagani ricorda il «tenente buono» PDF Stampa E-mail
domenica 07 giugno 2009

Image PAGANI. Venerdì scorso il conferimento ufficiale della medaglia d'oro al valor militare alla memoria del tenente Marco Pittoni, ieri il ricordo commosso di autorità civili e militari e di un'intera città per l'eroico ufficiale dell'Árma, ucciso durante una rapina esattamente un anno fa. In una gremita chiesa madre di Pagani, quella del Corpo di Cristo, il vescovo della diocesi Gioacchino Illiano ha celebrato la santa messa per il primo anniversario dalla morte di Marco Pittoni. Tra i banchi presenti anche la fidanzata del tenente Pittoni, Tiziana Zurro, il sindaco Alberico Gambino, il presidente della commissione Difesa alla Camera dei deputati Edmondo Cirielli, il questore Vincenzo Roca, l'ispettore regionale dell'associazione nazionale carabinieri generale Domenico Cagnazzo, il comandante provinciale dell'Arma Gregorio De Marco, il procuratore Domenico Romano e il pm Amedeo Sessa (che ha diretto le indagini sull'omicidio dell'ufficiale) numerose altre autorità civili e militari e colleghi del tenente Pittoni, ma soprattutto tanta gente che ha voluto partecipare al ricordo di quello che per tutti sarà sempre il "tenente buono". Pittoni, infatti, in pochi mesi di comando della tenenza di Pagani, aveva conquistato l'ammirazione dei paganesi per le sue doti umane oltre che professionali. Più volte interrotto dalla commozione l'intervento del generale Franco Mottola, comandante della regione carabinieri Campania. "Un uomo che amava la vita e che non voleva diventare un eroe ma che il suo grande altruismo e senso del dovere lo aveva spinto a intervenire a mani nude per contemporaneamente arrestare i rapinatori e non mettere in pericolo la vita dei presenti nell'ufficio postale", ha affermato il generale. Terminata la messa, sono stati consegnati gli attestati ai nove studenti (tre per categoria) delle scuole elementari, medie e superiori che hanno partecipato al concorso letterario "Le strade della legalità in nome di Marco" organizzato dal Comune di Pagani e dall'associaizone Porte aperte onlus. Al'uscita dalla chiesa, si è formato un lungo corteo fino alle Poste di corso Ettore Padovano, dove fu trucidato Pittoni. Sul luogo della tragedia, è stata letta la motivazione ufficiale con la quale il presidente Giorgio Napolitano ha concesso la medaglia d'oro al valor militare, alla memoria di Pittoni. "Con ferma determinazione, esemplare iniziativa e insigne coraggio -recita la motivazione-, presente in abiti civili per indagini di polizia giudiziaria all'interno di un ufficio postale, non esitava ad affrontare due malviventi sorpresi in flagrante rapina e, senza fare uso dell'arma in dotazione per non compromettere l'incolumità delle numerose persone presenti, riusciva a immobilizzare uno di loro. Aggredito proditoriamente alle spalle da altro rapinatore, ingaggiava una violenta colluttazione, nel corso della quale veniva attinto da un colpo d'arma da fuoco. Benché gravemente ferito tentava di porsi all'inseguimento dei malfattori in fuga prima di accasciarsi esanime al suolo. Fulgido esempio di elette virtù militari e altissimo senso del dovere, spinti fino all'estremo sacrificio". La fanfara dell'Arma ha poi intonato la "Legenda del Piave" che fin dalla prima guerra mondiale accompagna il ricordo degli eroi di mille imprese: con il picchetto d'onore sugli attenti, il generale Mottola e il sindaco Gambino hanno poi depositato una corona di fiori sotto la lapide affissa sul muro dell'ufficio postale in ricordo della tragedia. Un lungo applauso ha concluso la manifestazione.

Fonte: Il Mattino