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PEPE – FARE AMBIENTE: SIAMO OTTIMISTI SUGLI IMPEGNI ASSUNTI DURANTE LA PRIMA GIORNATA DEL G8... PDF Stampa E-mail
venerdì 10 luglio 2009

...MA CONTESTIAMO L'ISTERISMO DELL'AMBIENTALISMO FONDAMENTALISTA

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“I grandi della terra sembrano aver immesso maggiore ambizione in fatto di lotta ai cambiamenti climatici. Nel documento finale della giornata di ieri sono stati stabiliti degli obbiettivi condivisi che in passato erano stati, invece, motivo di separazione. C'è un clima di ottimismo sui prossimi impegni che verranno assunti durante la conferenza di Copenaghen, nella quale si vorrebbe arrivare a un accordo globale sulle emissioni, resta da vedere se Paesi come la Cina, l'India e il Brasile, grandi emettitori di gas serra, sapranno assumersi i propri impegni in ottemperanza al principio della responsabilità comune ma differenziata e delle rispettive possibilità”. 

E' quanto dichiara Vincenzo Pepe, Presidente del Movimento Ecologista Europeo – Fare Ambiente, che pur mostrando ottimismo rispetto agli impegni assunti dalle otto super potenze Usa, Giappone, Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia, Canada e Russia, guarda criticamente la decisione di spostare al 2050 l'obbiettivo per la riduzione delle emissioni almeno del 50 %, precedentemente fissato per il 2020, ma stigmatizza la contestazione di Greenpeace che nella giornata di ieri ha occupato ben quattro centrali a carbone creando non pochi disagi all'attività produttiva e agli stessi lavoratori. 

“Noi di Fare Ambiente riteniamo che queste forme di isterismo siano contro producenti per avvicinare la popolazione con un approccio realista e positivo verso le tematiche ambientali. Pur volendo ribadire gli impegni assunti per il 2020, idea condivisibile, non è sicuramente questo il modo migliore di rappresentare le proprie istanze. Attraverso queste iniziative il rischio è quello di allontanare una buona fetta della popolazione italiana, dimostrazione evidente ne è la reazione di alcuni lavoratori delle centrali invase, che alle proteste dei fondamentalisti dell'ambientalismo, hanno risposto con un deciso “lasciateci lavorare”. Fare Ambiente è presente per mostrare a queste persone che c'è un ambientalismo diverso, alternativo a quello fondamentalista delle urla e dei no a priori, che vuole sviluppare nella popolazione una vera sensibilità verso la salvaguardia dell'ambiente, concepita anche come occasione di sviluppo.”