Ieri sera si è riunita l’Udc di Pagani, per fare un’analisi del voto alle ultime provinciali e per tracciare le linee dell’attività futura, in vista del congresso nazionale e delle elezioni regionali che si terranno in primavera prossima.

I vertici del partito erano presenti con gli onorevoli Luigi Nocera (foto) e Salvatore Arena. Con loro, fra gli altri, l’ex sindaco di Pagani Nicola Campitiello, presidente dei circoli Liberal dell’Udc.

Ad aprire i lavori Matteo Ruggiero, candidato del partito alle recenti elezioni per il rinnovo del  consiglio provinciale, in cui ha ottenuto una buona affermazione: “Voglio innanzitutto ringraziare gli elettori –ha dichiarato Matteo Ruggiero- e tutti gli amici che sono stati al mio fianco in questa entusiasmante esperienza. E, con loro, invito tutti i cittadini ad aderire numerosi al progetto dell’Udc per il rilancio di Pagani”. Si è anche parlato anche del futuro del partito cittadino che si era  praticamente svuotato alla vigilia delle elezioni provinciali. Lo stesso Ruggiero ha dato la propria disponibilità a portare l’Udc paganese al prossimo congresso: “Do la mia completa disponibilità a traghettare il partito fino al congresso, impegnandomi in prima persona ad organizzare L’Udc a Pagani in vista del prossimo appuntamento congressuale”.  Salvatore Arena e Luigi Nocera, dal conto loro, hanno avuto parole di elogio per l’impegno profuso ed il risultato conseguito.

Entrambi hanno sottolineato l’importanza del momento: “Il progetto assume –hanno dichiarato- importanza di enorme rilevanza in funzione delle prossime elezioni regionali, in cui l’Udc si appresta a recitare un ruolo di primissimo piano”. A loro si è aggiunto il plauso di Nicola Campitiello, impegnato nel progetto di riqualificazione urbana del rione di Viale Trieste con finanziamenti dell’Unione Europea: “Matteo Ruggiero è la persona giusta per riorganizzare le file del partito a Pagani e per portarlo al prossimo congresso”. Una sorta di pre-investitura per Ruggiero, al quale tutti hanno riconosciuto il merito di aver rischiato in prima persona in un momento storico in cui il partito a Pagani attraversava un momento critico.