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Sarno:Sorpresi a scaricare rifiuti pericolosi, bloccati padre e figlio PDF Stampa E-mail
mercoledì 05 agosto 2009
Sorpresi a scaricare rifiuti pericolosi, bloccati padre e figlio
 
Arrestati e processati per direttissima, ora non possono uscire di casa. L’avvocato: misura eccessiva
 

  Sarno. Arrestati dai carabinieri padre e figlio mentre da una Ford Escort scaricavano rifiuti pericolosi e ingombranti. A finire in manette Paolo Venditto, 79 anni, pregiudicato, e il figlio 21enne Nicola (nelle foto). Entrambi sono stati sorpresi lunedì sera in flagranza di reato in via Muro D'Arce, alla estrema periferia della città, da una pattuglia dei carabinieri durante un servizio mirato. Lungo le strade periferiche della città e nei dintorni del centro abitato spesso vengono abbandonati rifiuti pericolosi e ingombranti. È incivile e maleducato abbandonare rifiuti di ogni genere. I due sono stati sorpresi nella tarda serata di lunedì dagli uomini del maresciallo Antonio Caso mentre scaricavano da una Ford Escort, buste di plastica di colore nero contenenti rifiuti pericolosi quali scarti di lavorazione di officina meccanica, stracci imbevuti di idrocarburi, barattoli vuoti di vernice, nonché rifiuti ingombranti, tra cui un materasso. I rifiuti sono stati sottoposti a sequestro ed affidati in custodia giudiziaria alla ditta Aci di Sarno. Paolo e Nicola Venditto, dopo i rilievi foto dattiloscopici, sono stati rinchiusi nella camera di sicurezza della caserma di via Sodano, in attesa del rito direttissimo, celebrato ieri stesso al Tribunale di Nocera Inferiore. Hanno ora l'obbligo di dimora a Sarno e non potranno allontanarsi dalla loro abitazione dalle 20 alle otto del mattino. Questa la decisione del giudice Irma Musella del tribunale nocerino, disposta dopo aver convalidato l'arresto dei due sarnesi. «Credo che la misura cautelare a carico dei miei assistiti sia eccessiva - ha affermato l'avvocato Rosanna Zequila, che difende i due indagati - Ritengo inoltre necessaria una maggiore informazione sul decreto governativo del 2008 per l'emergenza rifiuti emesso dal governo Berlusconi, e che prevede l'arresto in flagranza in casi del genere, essendo ancora oggi sconosciuto ai più». A marzo il processo. A dirigere le indagini il pm Sabrina Serrelli. Si tratta dei primi due arresti operati a Sarno dopo l'entrata in vigore, nel 2008, in piena emergenza rifiuti in Campania, del decreto legge 172\08. Chiunque in modo incontrollato o presso siti non autorizzati - è il testo dell'articolo 6 del decreto legge - abbandona, scarica, deposita sul suolo o nel sottosuolo o immette nelle acque superficiali o sotterranee rifiuti pericolosi, speciali ovvero rifiuti ingombranti domestici e non, è punito con la reclusione fino a tre anni e sei mesi.

 

fonte ilmattino.it a cura di Luigi Falcone e Antonio Orza