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Augusto Strianese e il futuro dell’Aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi PDF Stampa E-mail
venerdì 04 settembre 2009

“Non sciupiamo i sacrifici fatti e i risultati raggiunti”

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"Negli ultimi anni ho ritenuto di sostenere personalmente, ma sempre in stretto contatto con gli organismi camerali, ed a titolo assolutamente gratuito, sia nel Consorzio, sia nella Società di gestione, la responsabilità che la Camera di Commercio aveva quale principale azionista dello scalo salernitano.

Si è trattato di una scelta dettata non certo da un desiderio di protagonismo, quanto piuttosto dal senso del dovere e dalla necessità di agire perchè l'Aeroporto potesse effettivamente diventare una opportunità reale e non più solo una chimera per lo sviluppo del territorio. Sicuramente altri (forse pochi) avrebbero saputo fare di meglio, sicuramente altri (forse tanti) avrebbero potuto fare di peggio.

Sono comunque soddisfatto che nel periodo delle mie presidenze sia stato raggiunto il risultato più  apparente: da un campo di aviazione lo scalo è diventato un aeroporto abilitato al traffico passeggeri, sul quale oggi vola Air Dolomiti-Lufthansa.


Certo molto altro poteva essere fatto e dovrà essere fatto. Non erano, tuttavia, gli anni degli utili, erano gli anni degli investimenti - sostenuti peraltro dai soci senza poter contare su significative risorse pubbliche regionali o nazionali - previsti dal piano industriale approvato dall'ENAC e funzionale al rilascio della concessione definitiva. Altro, quindi, che "mala gestio"!
 
I risultati raggiunti consentono di avviare - è questo il mio auspicio - una nuova fase, caratterizzata non più dall'impegno dei politici e degli uomini delle istituzioni, bensì dei tecnici. Ora c'è, infatti, un vero Aeroporto da gestire, con rapporti di partnership da sviluppare, ampliando i collegamenti e completando gli investimenti in corso.


Si tratta, peraltro, di iniziative indispensabili perché si possa - nei modi e nelle forme del caso - pervenire più che alla cosiddetta "privatizzazione" alla "valorizzazione" dell'Aeroporto.


Non sono - per carattere - tifoso di una soluzione o di una idea, da impenditore sono abituato a capire che si deve decidere ciò che è giusto per l'impresa (cioè per l'Aeroporto). E ciò non potrà che avvenire tenendo conto - ancora una volta con le necessarie competenze tecniche - del momento di estrema difficoltà che il settore economico finanziario sta attraversando e della stessa grave crisi che sta interessando i vettori aerei e gli aeroporti tutti.


Sono sereno di aver agito per la crescita del nostro territorio e, con la convinzione di voler continuare a farlo, ritengo che a questo obiettivo occorrano ora competenze ed esperienze diverse dalle  mie. Ecco perché, anche al fine di contribuire a rasserenare il clima istituzionale, mettendo a disposizione le cariche presidenziali sia della Società di gestione che del Consorzio, ho ancora una volta posto come prioritario lo sviluppo dell’aeroporto, nel tentativo soprattutto di salvaguardare il lavoro svolto in questi anni.


A chi assumerà la responsabilità di guidare l'Aeroporto e di partecipare quotidianamente alla sua crescita, non farò comunque mai mancare il necessario sostegno e ad essi - ovviamente se richiesto - sarò disponibile ad offrire il poco (o tanto) che in questi anni ho imparato."