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FareAmbiente prende posizione sul rapporto Legambiente riguardante Salerno PDF Stampa E-mail
giovedì 19 novembre 2009

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In una regione dove il valore ambiente è spesso vittima di violenze e abusi, la città di Salerno, secondo il rapporto pubblicato da Legambiente Ecosistema Urbano 2009, merita il titolo di isola felice. Lo studio, redatto con la collaborazione di Ambiente Italia ed Il Sole 24 Ore e giunto alla sua 16ma edizione, riguarda il ruolo delle città nella produzione e nel contenimento dei gas climalteranti. La pubblicazione di quest'anno assume un ruolo importante in vista del vertice sul Clima di Copenaghen. Sono 26 gli indicatori selezionati che riguardano l'aria, le acque, i rifiuti, i trasporti e la mobilità, lo spazio ed il verde urbano, l'energia, le politiche ambientali pubbliche e private. Nella classifica la città di Salerno si posiziona al 34° posto, attestandosi come prima città del sud della classifica dell'indagine di Legambiente con il 54,21%, superiore di oltre 5 punti percentuali sulla media nazionale (49,08%)
Fare ambiente, tramite le parole del dott. Luca Cerretani, coordinatore nazionale giovanile del movimento, evidenzia l’ottimo operato del sindaco De Luca e dell’amministrazione comunale, indicando però le problematiche che ancora affliggono la provincia campana: “Il nostro capoluogo non è stato sommerso dai rifiuti nel periodo di maggiore criticità per la regione Campania grazie all’ottimo lavoro svolto dall’amministrazione comunale. Una massiccia campagna di sensibilizzazione sull’educazione ambientale e l’attenzione verso le tecnologie d’avanguardia per lo smaltimento dei rifiuti sono un segno tangibile dell’azione preventiva che le autorità competenti hanno portato avanti a Salerno. I riconoscimenti per l’operato, non solo per la città di Salerno ma anche per i tanti comuni della provincia che annualmente ricevono premialità per la raccolta differenziata, non devono però mettere da parte i problemi politici e burocratici che ancora non consentono la costruzione del termovalorizzatore. Solo mettendo da parte i vecchi fondamentalismi riguardanti l’ambientalismo, aprendo le politiche ambientali ad un maggiore realismo, all’utilizzo del metodo scientifico e al cosiddetto ambientalismo positivo si può risolvere il problema-rifiuti in Campania. Salerno e la sua provincia sembrano andare in questa direzione ed il nostro movimento non può che congratularsi per i risultati raggiunti, rimanendo però vigile e con funzione di stimolo affinché la costruzione degli impianti, indispensabili per la nostra provincia, non rimanga un progetto solo su carta ma diventi ben presto realtà”.