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Cava de' Tirreni: Bullismo sui Bus PDF Stampa E-mail
martedì 18 marzo 2008

Il bullismo sui bus per le voci di dentro. Dopo i controlli e la repressione attuata dalle forze dell’ordine, ora parlano autisti ed ispettori del cstp che soprattutto nei week-end sugli autobus ne vedono di tutti i colori: “Non sono bulli occasionali ma ragazzi che vengono da famiglie difficili che si coalizzano e salgono sui nostri mezzi per intimidirci e disturbare anziani e pari di età” afferma Luigi Avella, ispettore addetto al controllo. Gli autisti plaudono alle iniziative dell’assessore alla sicurezza Alfonso Senatore ma c’è da fare di più: “Non possiamo cambiare la società che fa diventare i ragazzi violenti ma chiediamo la collaborazione delle famiglie” conferma Nicola Milione della Filt-Cigl. Ed intanto sui bus maggiori controlli dei biglietti con più persone: “Così la corsa per chi usa il bus solo perché cerca il diversivo della devastazione finisce ancora prima di iniziare” dice Pasquale Amoruso della direzione centrale del consorzio.  La repressione in città  è partita  in seguito a denunce verbali e scritte di viaggiatori. Al sabato ed alla domenica i mezzi del cstp rincasavano con la distruzione al loro interno. Marmaglie senza biglietto salivano e scuiavano e abbattevano sediolini, inveivano contro vecchi e donne ma rompevano con taglierini e piccoli bastoni i vetri delle porte: “Quando questi scalmanati non riuscivano a salire su bus- dice l’autista Antonio Iovine- si appostavano sui muri di Pregiato e Santa Lucia e partiva la sassaiola. Eravamo costretti a fermarci per la sicurezza degli utenti”. Le imboscate pure c’erano quando i bulli erano a bordo. Se magari l’autista si fermava in protezione delle loro vittime, questi si scagliavano contro il driver con  intimidazioni e bestemmie tali da far diventare un bus in uno scenario da camorra. Si sentono forti ed invincibili. Un gruppo cosi diventa branco, fanno sapere dal cstp, e può andare anche al di la dello spintone e dei calci, che pure fioccano.  Ma ai primi controlli sul biglietto i ragazzacci di periferia si dileguano: “Sabato sera- racconta l’ispettore Avella- sul ponte di S.Lucia 10 ragazzi alla nostra vista ci hanno apostrofato con epiteti irrepetibili. Ne abbiamo multati solo due”. Un anno fa nessuno dei dipendenti alla sera voleva guidare i mezzi diretti nella frazione. A carnevale uova e sassi per l’autobus. Inutile il dialogo con le famiglie. Uno dei genitori addirittura aggredì un autista che si “permise” di chiedere il silenzio e di accomodarsi all’incivile.  La battaglia contro i bulli il cstp insieme al Comune la vuole vincere a tutti i costi. Gli incivili del sabato sera con le loro violenze costituiscono un elemento di stress, pressione e nervosismo per chi oltre a guidare deve tenere a bada anche i “perbene” di giorno per evitare che succeda l’irreparabile. Al quartier generale di corso Mazzini piace l’idea dei lavori socialmente utili per i bulli, e l’impegno in prima persona del sindaco Gravagnuolo per combattere un fenomeno diffuso e che sta assumendo i contorni della piaga sociale.  

Vincenzo Lamberti