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Tabaccaia uccisa: Arrestato Giovanni Fierro e la sua convivente PDF Stampa E-mail
lunedì 08 febbraio 2010

Fermati dai Carabinieri i due presunti assassini,  Giovanni Fierro pregiudicato della zona e la sua convivente.A tempo di record sono stati arrestati dai carabinieri  gli assassini della commerciante di Nocera Inferiore (Sa), uccisa ieri nel corso della rapina alla sua tabaccheria. Si tratta di un italiano di 38 anni Giovanni Fierro e della sua convivente uruguaiana di 45 anni, entrambi pregiudicati.

Nel corso della notte, dopo una serie di perquisizioni i militari hanno fatto irruzione nell'abitazione di due pregiudicati dove sono stati rinvenuti e sequestrati, occultati all'interno della lavatrice, otto dosi di cocaina, gli indumenti utilizzati per la rapina, che recavano tracce di liquido ematico e l'intera refurtiva.

 La donna è stata ripetutamente colpita con un oggetto contundente. Dopo aver rubato l'incasso e alcune stecche di sigarette, i due hanno bruciato il corpo della donna usando 2 bottiglie di alcol. Devono rispondere di omicidio, rapina, vilipendio di cadavere e incendio.

Prima è stata uccisa a colpi di bastone sulla testa, poi le hanno spruzzato dell’alcol sul volto e hanno appiccato il fuoco. Una fine tragica per Gaetana Spinosa, 80 anni, tabaccaia, appartenente a una famiglia proprietaria di diverse rivendite. L’anziana è stata massacrata nel suo negozio, all’ora di pranzo, quando in strada c’era solo qualche passante.
Nel negozio di Gaetana non c’erano solo lei ed i suoi due assassini ma, anche una telecamera che ha ripreso le fasi dell’efferato omicidio. È accaduto a largo San Biagio, una zona centrale di Nocera Inferiore, 46mila abitanti, situata a una quindicina di chilometri dal suo capoluogo, Salerno. Nella notte, i presunti assassini di Gaetanina, come la chiamavano i familiari e gli amici sono stati fermati dai carabinieri di Nocera Inferiore e condotti in caserma. Conoscevano bene la vittima, vivevano vicino all’abitazione della donna. Si tratta di un uomo e una donna, conviventi, ripresi dall’occhio della telecamera fatta installare dalla Spinosa nel suo negozio. Ancora non chiaro il movente. Fino a tarda sera i carabinieri avevano escluso l’ipotesi della rapina, proprio a causa della atipicità dell’azione criminosa. Infatti un investigatore aveva spiegato che «una cosa del genere non era mai accaduta: ucciderla e poi darle fuoco, non avrebbe senso, non rientra fra le tecniche dei rapinatori». E invece potrebbe trattarsi proprio di una rapina, peraltro fallita, perché dalla cassa non sarebbe stato toccato un solo euro.
Dopo le bastonate e l'alcol lanciato addosso all’anziana, sono arrivati i vigili del fuoco che hanno evitato che il negozio fosse divorato dalle fiamme. Appoggiata su un mobile, la bottiglietta dell'alcol, vuota ma ancora intatta. Il contenitore è stato poi consegnato alla Scientifica per verificare se gli assassini dell'anziana avessero lasciato delle impronte digitali. È sulle impronte infatti che gli inquirenti stanno svolgendo in queste ora degli accertamenti più approfonditi nella speranza di poter risalire ad un nome e ad un volto.
L’allarme è scattato verso le 14.15, quando un passante ha scorto le fiamme uscire dal negozio. Subito ha avvertito i vigili del fuoco. Poco dopo sono arrivati i pompieri e i carabinieri. Inutili i soccorsi alla tabaccaia: Gaetana era accasciata sul pavimento, con il volto bruciato e il sangue che le usciva dalle ferite alla testa.
In caserma sono stati interrogati i familiari della vittima per ricostruire le ultime ore di vita della tabaccaia. Spinosa era rimasta vedova per la seconda volta qualche mese fa e non aveva figli. I carabinieri, coordinati dal pm della Procura di Nocera Inferiore, Elena Guarino, stanno cercando di chiarire se la coppia fermata abbia agito con la complicità di altre persone.
Chi la conosceva sostiene che Gaetana fosse molto ricca ma che conducesse una vita molto spartana, addirittura modesta, nonostante fosse proprietaria di numerosi appartamenti e di un sontuoso conto in banca. Un conto che probabilmente era invidiato da molti in paese.

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