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Salerno. Impennata dei Protesti nel 2009 PDF Stampa E-mail
sabato 13 febbraio 2010

Nel 2009 in provincia di Salerno sono stati protestati circa 53.000 titoli di credito per un volume complessivo di oltre 174 milioni di euro di insoluti. Assegni, cambiali, tratte e tratte non accettate insolute sono complessivamente aumentate sia nel numero (+8,1%) sia negli importi (+31,8%), portando il totale dei protesti del 2009 a superare i 174 milioni di euro.

Rispetto al 2008, quindi, sono sempre di più le imprese e le famiglie salernitane che non riescono ad onorare i propri impegni di pagamento.

Questo, in sintesi, è quanto emerge dall’elaborazione dei dati del “Registro Informatico Protesti” della Camera di Commercio di Salerno.

TITOLI

2008

2009

Variazioni 2008/2009

numero

importo

valore medio

numero

importo

valore medio

numero

importo

valore medio

CAMBIALI

         32.393

€   52.554.263,96

 €   1.622,40

         36.428

 €  72.480.958,17

 €    1.989,70

12,5%

37,9%

22,6%

ASSEGNI

         13.182

 €  72.742.526,77

 €   5.518,32

         13.291

 €  95.595.365,22

 €    7.192,49

0,8%

31,4%

30,3%

TRATTE

             333

 €       809.494,66

 €   2.430,91

             366

 €       648.894,56

 €    1.772,94

9,9%

-19,8%

-27,1%

TRATTE NON ACCETTATE

           3.145

 €    6.365.954,20

 €   2.024,15

           2.952

 €    5.832.919,89

 €    1.975,92

-6,1%

-8,4%

-2,4%

TOTALE

         49.053

  € 132.472.239,59

 € 2.700,59

         53.037

 € 174.558.137,84

 €   3.291,25

8,1%

31,8%

21,9%

Elaborazione Ufficio Protesti Camera di Commercio di Salerno su dati “Registro Informatico Protesti”

La diffusione del credito al consumo avrebbe dovuto rendere meno frequente l’utilizzo di modalità di pagamento “tradizionali” quali le cambiali e le tratte. Invece nel 2009, è emerso che, rispetto al 2008, sono risultate insolute 36.428 cambiali (+12,5%) per un valore di oltre 72milioni di euro (+37,9%). In aumento anche le tratte, strumento di pagamento residuale ma ancora in uso nel mondo degli affari: il numero di quelle non incassate è cresciuto di quasi il 10% mentre il loro importo totale è diminuito del 19,8%.

Anche se il numero degli assegni protestati (13.291) è rimasto pressoché invariato (+0,8%) è  notevolmente cresciuto il loro controvalore arrivando a cifre superiori ai 95 milioni di euro (+31,4%).

Di conseguenza, rispetto all’anno precedente, è di molto aumentato il valore medio del singolo titolo protestato: per le cambiali ammonta a 1.990 euro (+22,6%), ancora più consistente l’incremento per gli assegni € 7.192 (+30,3%). 

Purtroppo i dati, nella loro evidenza numerica, confermano che gli effetti della crisi pesano con drammaticità sull’economia provinciale.