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Cirielli: Assurdo che la magistratura condizioni la partecipazione dei partiti alle elezioni PDF Stampa E-mail
mercoledì 03 marzo 2010
« E’ a dir poco assurdo che in Italia parte della magistratura condizioni anche la  partecipazione dei partiti alle competizioni elettorali, rischiando di creare un pericoloso precedente che incide sul regolare svolgimento della competizione elettorale e sullo stesso sistema democratico ».Così l’On. Edmondo Cirielli, Presidente della IV Commissione Difesa, commenta quanto accaduto a Roma circa l’esclusione della lista del Popolo della Libertà in vista delle prossime elezioni regionali del Lazio. « In occasione delle scorse elezioni provinciali a Salerno – continua il Presidente Cirielli -  il Comandante dei Vigili urbani della città, di cui è  Sindaco Vincenzo De Luca, candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione Campania, attestò la presenza di un traffico particolarmente intenso lungo le strade di Salerno al fine di consentire la riammissione della lista dei “Liberal Democratici”.La documentazione di tale lista, a sostegno del candidato del centrosinistra, con le relative firme fu addirittura presentata il lunedì e allora il Tribunale e la Corte d’Appello accolsero tale partecipazione.  Nella Capitale, invece, a causa di una banale negligenza di un funzionario del partito, eccessivamente sanzionata dalla Corte d’Appello di Roma, vi è il concreto pericolo che milioni di cittadini romani e della Provincia non possano liberamente esprimere il loro voto, condizionando così l’esito delle elezioni regionali ».« In qualunque altra parte del mondo – conclude ironicamente il Presidente Cirielli -  l’ONU avrebbe dichiarato l’invalidità di elezioni svolte in simili condizioni, mentre in Italia un banale cavillo cancella le libere elezioni decretando la  morte della democrazia !! ».