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Rapimento neonato: la Struttura Commissariale interviene PDF Stampa E-mail
giovedì 10 giugno 2010
In riferimento alla vicenda del rapimento del neonato dal reparto di Ostetricia dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, felicemente conclusosi con il ritrovamento del piccolo, la Struttura Commissariale comunica di aver disposto una commissione interna di inchiesta che indagherà sull’accaduto, con il compito di verificare l’esatto svolgimento dei fatti e di accertare eventuali responsabilità.  La Struttura Commissariale fa sapere, inoltre, che sta ponendo la massima attenzione a risolvere il problema legato al sistema di video-sorveglianza. I ritardi sono stati causati da verifiche ed approfondimenti resisi necessari per l’autorizzazione della spesa, fase che ha coinciso con i problemi legati ai finanziamenti della sanità che sono noti a tutti. In merito alla questione dell’accesso ai reparti va detto che l’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia è stata progettata all’insegna del rooming-in, metodo seguito nei più moderni ospedali europei, e della massima partecipazione del papà e della famiglia all’evento-nascita. Il rooming-in, infatti, permette di riavvicinare sin da subito mamma e bambino, interponendo loro meno ostacoli possibili. Infatti il poter attaccare al seno il proprio piccolo ogni qualvolta questi lo richieda, favorisce il miglior avvio all’allattamento al seno e, in ultima analisi, migliora la reciproca conoscenza perchè instaura la giusta relazione madre-neonato. Si tratta di una prassi ospedaliera ben consolidata. E’ infatti risaputo, anche grazie a numerosi studi scientifici a riguardo, che accudire il prima possibile e il più possibile da vicino il proprio figlio significa prendere subito confidenza con i piccoli (ma per le neo-mamme “grandi”…) problemi quotidiani (suzione, allattamento, cambio pannolino, etc.) e risolverli con maggiore facilità.  Ciò, naturalmente, non ostacola l’esigenza di aumentare i livelli di sicurezza e di controllo in grado di antagonizzare anche episodi del tutto eccezionali, come quello verificatosi.             La Struttura Commissariale, infine, nell’esprimere alla famiglia le più vive felicitazioni per il positivo esito della vicenda, assicura tutto il proprio impegno affinché la centralità del paziente, con i suoi bisogni e le sue esigenze, non venga mai messa in secondo piano, anche e soprattutto in un momento delicato e complesso come quello che l’intera sanità campana si sta attraversando in questo periodo.