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Responsabilitą professionale in psichiatria PDF Stampa E-mail
domenica 20 giugno 2010
Negli ultimi dieci anni l'aumento dei casi di responsabilità professionale è cresciuto a dismisura, provocando il triplicarsi di controversie giudiziarie. Le cause del fenomeno sono molteplici: l’aumento delle patologie, l’evoluzione dei mezzi di cura e di diagnosi, l’attività di sensibilizzazione costante delle associazioni a difesa dei diritti del malato, la maggiore presa di coscienza dei propri diritti da parte del cittadino, la pressione dei media, la stessa evoluzione del concetto e delle funzioni della responsabilità civile. A tale attuale argomento l’Asl di Salerno ha voluto dedicare una giornata di studi, che si terrà il prossimo mercoledì 23 giugno 2010, con inizio alle ore 09.00, presso la sala “Sergio Piro” della sede di via Federico Ricco n. 50, a Nocera Inferiore. Responsabile del progetto il dr.  Alfredo Bisogno, Resp.le Formazione Dsm ex-ASL SA1.“In psichiatria –ha spiegato il sub Commissario Sanitario Walter Di Munzio-  il tema della responsabilità professionale è più che mai sentito, in particolare per quanto riguarda le problematiche dei trattamenti in difetto di consenso e dell’ottenimento del consenso informato da parte dello psichiatra, la posizione di garanzia dello psichiatra nei confronti del malato e la prescrizione di farmaci off-label. Punto cruciale è quello della messa a fuoco del principio del “consenso informato”, la cui applicazione si è resa nel tempo sempre più indispensabile. I trattamenti in difetto di consenso in psichiatria (regolamentati dalla legge 180 del 1978 che istituiva il Trattamento Sanitario Obbligatorio, TSO), sono oggetto di costante dibattito, soprattutto alla luce delle recenti sentenze della Corte di Cassazione in merito all’accoglimento di alcuni ricorsi con conseguente risarcimento di danno biologico, patrimoniale ed esistenziale”. Altro punto fondamentale è la responsabilità in psichiatria in caso di comportamenti autolesivi o di gesti eteroaggressivi da parte dei pazienti psichiatrici, legata soprattutto all’omissione di interventi atti a prevenire le situazioni di rischio. Oltre ala Struttura Commissariale e i vertici aziendali, saranno presenti, per fornire il loro contributo sulla materia, due magistrati del Tribunale di Nocera Inferiore, competenti in materia penale e civile. Un rapporto, quello con i magistrati,  teso a  favorire un ulteriore scambio culturale e pragmatico tra competenze ed ambiti sempre più frequentemente contigui e interagenti, quali quello dell'operatività e dei modelli organizzativi dei servizi di salute mentale e quello degli orientamenti e della disciplina giuridica in materia.