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Lotta al Bullismo sugli Autobus PDF Stampa E-mail
venerdì 28 marzo 2008

La Lotta al bullismo sugli autobus inizia dall’ex riformatorio giudiziario di Eboli. Qui sono stati accompagnati ieri mattina 90 studenti delle scuole medie cittadine da un pool di esperti, tra cui magistrati ed avvocati che operano a stretto contatto con le problematiche del  disagio giovanile, di cui il bullismo è solo punta dell’iceberg. Mentre non si abbassa la guardia sui bus del trasporto pubblico, con l’assessore alla sicurezza che annuncia altri controlli nel prossimo week-end, questa mattina all’istituto professionale arriva padre Luigi Merola, parroco anticammorra che terrà con i ragazzi un incontro sulla legalità. Ieri mattina alla partenza da piazza lentini a salutare i giovani c’erano il sindaco, l’assessore alla sicurezza Senatore e quello all’istruzione Fasano che hanno promosso il progetto pilota: “Era l’unico modo per far allontanare gli adolescenti dalla violenza che con i miei occhi ho visto sui bus- dice Alfonso Senatore- Solo dal confronto e dal dialogo i giovani possono capire e rendersi conto dei loro comportamenti”. Nella visita di ieri, i ragazzi, accompagnati dal giudice onorario della corte d’appello di Salerno La Monaca, hanno avuto modo di vedere gli effetti deleteri che i riformatori possano avere sulla personalità di chi era entrato nel sistema della delinquenza, proprio atteggiandosi a “capuzziell”, ponendo in essere atti identici a quelli dei bulli. Ma la visita di ieri è solo l’inizio del progetto “educazione alla legalità, alla sicurezza, alla giustizia sociale” che il Comune ha voluto far entrare nelle scuole medie cittadine: “La visita di ieri ha rappresentato e rappresenta un primo passo verso l’uscita dal tunnel del bullismo” afferma Senatore. Le prime iniziative già dalla prossima settimana quando nelle scuole entreranno gli esperti. Un lavoro difficile visto che bisogna partire dalle basi ma non impossibile. Coinvolgendo e richiamando le famiglie ad una maggiore attenzione verso la cura e l’educazione dei ragazzi, le lezioni ad hoc sul rispetto delle forze dell’ordine, dello stato e delle istituzioni democratiche saranno la base per successivi incontri in cui verranno progressivamente abituati i ragazzi  al vivere sociale, allo stare insieme, ad avere comportamenti responsabili e propri, a mostrare atteggiamenti positivi nei confronti di atti di violenza e di deviazione sociale. 

Vincenzo Lamberti