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Ragazza Cinema OK: Dichiarazione di Massimo Civale PDF Stampa E-mail
giovedì 30 settembre 2010

 Image  Sono felicissimo per la piena riuscita della manifestazione. Abbiamo in un periodo di crisi portato avanti una kermesse, che va avanti da ben ventiquattro anni, che necessita di fondi notevoli, in un momento dove tutti hanno un po’ paura di osare ed investire. I dati televisivi confermano, inoltre, l’apprezzamento qualitativo della kermesse, anche grazie alla presenza di ospiti importanti, quali Michele Placido, Amedeo Goria, Frank D’Arrigo, etc…Devo dire grazie ad alcuni coraggiosi partner privati che hanno permesso la realizzazione della manifestazione, ma non posso non porre in evidenzia la mia profonda delusione nei confronti delle istituzioni pubbliche, nello specifico della Provincia di Salerno.Prendo la Provincia come esempio, perché al momento dell’emanazione del bando di concessione di contributi per eventi che rappresentano promozione turistica del territorio, riscoperta delle tradizioni, dei luoghi, della gastronomia, avevo pensato che finalmente la giunta Cirielli, aveva, almeno nelle intenzioni, cambiato passo rispetto alla vecchia politica di concedere contributi per iniziative turistiche a sagre e feste patronali, o comunque a manifestazioni estranee alla promozione turistica.Ma cosi non è stato! Sono deluso, si sono deluso, perché non si ritiene meritevole di benefici e contributi economici, un evento che si realizza da ventiquattro anni, che porta in provincia di Salerno, per almeno tre giorni (alcuni anche di più), oltre 500 persone, visitatori, provenienti da ogni angolo d’Italia e dall’estero. Per garantire l’ospitalità a tali ospiti abbiamo dovuto requisire ben 7 strutture alberghiere della località di Paestum, senza contare chi ha trovato ospitalità da solo, in residence, hotel, b & b. La serata finale ha visto un pubblico di oltre mille persone, provenienti da tutta Italia e dall’estero, con ingresso gratuito su invito. La diretta televisiva su SKY, ha ampliato il tutto. L’area archeologica di Paestum, è stata presa d’assalto nei giorni della manifestazione, e noi stessi abbiamo organizzato delle navette per portare in giro gli accompagnatori nelle località vicine, quali Amalfi, Vietri, Salerno, Agropoli, Palinuro, Padula. I ristoratori della zona hanno avuto la fortuna di lavorare sino a tarda notte sfruttando la presenza di un numero di visitatori fuori la media in un periodo pigro per il nostro turismo. Sono inoltre scontati i tanti vantaggi per la microeconomia locale, e il trasporto locale. Per rispondere alle esigenze del bando, ho apportato anche una modifica alla scaletta definita in passato, inserendo una mini rappresentazione dello sbarco di Pisacane di Sapri, diretta dall’amico Gaetano Stella, dando visibilità televisiva. Questa è riscoperta delle nostre tradizioni, della storia della nostra unità nazionale che ha visto protagonista la nostra provincia, che è nota a noi, ma non a tutti gli italiani.Ebbene la nostra manifestazione non rientra tra quelle finanziabili, o quanto meno è idonea ma non al punto giusto, ve ne sono altre più meritevoli. Una ad esempio, una scontata festa della pizza, realizzata in un comune del nord della provincia, dove per accedere i visitatori, ovviamente della stessa località, non stranieri o da altre regioni (la pizza ormai la si trova ovunque e anche di buona qualità), devono anche pagare per mangiarla. Questa pizza quanto è costata a noi contribuenti???????E’ una vergogna concedere decine di migliaia di euro a tali manifestazioni. Credo che chiunque di buon senso possa e debba chiedere le dimissioni del responsabile della commissione che ha esaminato e valutato le istanze di questo bando.Non voglio accusare il presidente Cirielli, che preso dai suoi tanti impegni, probabilmente è all’oscuro di tali valutazioni prese dalla commissione esaminatrice, di cui, quanto meno, dubito la competenza.La delusione è tanta, ma la forza dei cittadini locali e l’apprezzamento nei confronti dell’evento ci hanno convinto a portare a termine la kermesse, ma quanto meno voglio, con questo sfogo, esprimerla tutta.                                                                                       Massimo Civale