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Campionato Serie A Ies: un esperimento – sfida in campo cilentano PDF Stampa E-mail
venerdì 15 ottobre 2010

Partono nuove iniziative nel Cilento, rivolte a chi porta il calcio nel cuore, a chi ama tenere in allenamento il proprio corpo correndo dietro ad un pallone, a chi soprattutto durante i mesi invernali, trova ben pochi stimoli aggregativi.

Il progetto è di Davide Mattei Hoibò studio, (un giovane grafico attivo sul territorio ormai abituè  di grandi manifestazioni, come Funny summer, Summer sport in the street ad Ascea) e i protagonisti dell’entusiasmante esperienza, dal titolo Campionato seria A Ies, sono i giovani cilentani.

Si tratta di un torneo che, alla sua prima edizione nel Cilento, vede in campo ben venti squadre, ciascuna composta da otto giocatori, provenienti da molti Comuni del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, che stanno disputando le loro partite ad Ascea Marina, nei campetti dell’area di servizio Ies, prontamente messi a disposizione dal proprietario Nello Rizzo.

Le regole di gioco seguono quelle del campionato nazionale di serie A, ma non solo…Chi ha progettato il Campionato serie A Ies e tutti coloro che hanno collaborato nell’organizzazione, hanno in mente un programma ben preciso, destinato a realizzare un fine nobile e molto spesso trascurato: il buon calcio ma soprattutto lo sport sano.

Educare allo sport, questo è il filo conduttore del torneo che prevede espulsioni per coloro che usano un linguaggio scurrile in campo, da scontare attraverso il pagamento di multe che verranno però devolute in beneficenza qualora ce ne fossero.

Questo progetto, racconta uno degli organizzatori, e’ una vera e propria sfida contro quello che tutti definiscono “immobilismo post estate”. Sembra, infatti, che soprattutto i paesi costieri che godono di un fervido turismo estivo, vadano in letargo il primo settembre, quando strade, negozi, alberghi e abitazioni si svuotano di colpo e l’economia si arresta per rialzare le vele soltanto un anno dopo, verso la fine di maggio inizi giugno.

Le cause determinanti, secondo la maggioranza: il turismo di massa, le scarse attrattive offerte dal territorio, i quasi inesistenti luoghi di incontro.

Da qui nasce la battaglia per dimostrare che il territorio è ricco di potenzialità e di risorse umane e che l’individualismo, ormai fenomeno dilagante, può facilmente convertirsi in azione, se solo si offrissero, in particolar modo ai giovani, gli stimoli, persuadendoli che le opportunità vanno sfruttate.

Non trascurando il fatto che spesso, i piccoli paesi sono manchevoli di spazi al chiuso dove poter organizzare momenti ludico – ricreativi, ma anche di riflessione rivolti a giovani e adulti, la constatazione che un campo di calcio, una piazza, ma anche una stradina, possano rappresentare un canale sfruttabile come spazio comune, non è negabile e il Campionato Serie A Ies lo sta dimostrando.

Località Velia di Ascea, infatti, ogni sera si sta popolando, non soltanto di calciatori provenienti da tutto il Cilento, ma da tifosi, spettatori, semplici curiosi che stanno così trovando un motivo per trascorrere qualche ora in compagnia di amici.

Molte sono ancora le novità previste, tra le quali il calcio mercato che si svolgerà durante il mese di gennaio e permetterà alle diverse squadre l’acquisto di giocatori esterni al campionato o appartenenti ad altre squadre, con quote minime, cene sorpresa e premi al miglior giocatore in campo.

Le scommesse non sempre si vincono, ma se non si tenta non si saprà mai quale sarà l’esito…

Un augurio quindi, affinchè l’esperimento-sfida dia i suoi frutti e possa diventare un modello attuabile anche in altre località capaci, attraverso esso, di essere, come Ascea in questo momento, volano di opportunità di incontro e perché no anche di sviluppo sociale ed economico.

                                                                               Rosalia Tancredi