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La C. I. A. contesta la variante al P. R. G. di Nocera Inferiore PDF Stampa E-mail
domenica 20 marzo 2011

Facendo seguito all’assemblea  pubblica indetta dal Commissario prefettizio in data 1 marzo 2011, relativa alla proposta di variante urbanistica al P.R.G. vigente, il consiglio direttivo della Confederazione italiana agricoltori di Nocera Inferiore ha inviato, in data 13 marzo c.a., una lettera al commissario prefettizio di Nocera Inferiore, ed all’ufficio tecnico dello stesso, esprimendo alcune considerazioni,  proposte e suggerimenti sulla variante in oggetto, in particolare per la zona di Casarzano. 

“ Non possiamo non denunciare la nostra contrarietà alla variante in oggetto, in assenza di un progetto organico, discusso, condiviso sul futuro assetto della nostra città che non può non tener conto della necessità di:     

·                     risanamento dell’area di Casarzano, con opere di miglioramento idraulico che impediscano continui allagamenti;

·                     favorire, per la stessa area, il recupero funzionale del patrimonio edilizio rurale esistente, sia per l’utilizzo aziendale che per quello abitativo;

·                     assumere l’obbligo a non concedere per usi non agricoli terreni, su cui insistono colture pregiate, dop, igp e tradizionali;

·                     incoraggiare la permanenza, in tutte le aree agricole del Comune, della popolazione rurale, garantendo condizioni di civiltà e servizi efficienti;

·                     valorizzare la vocazione produttiva di tutte le aree agricole del Comune, garantendo la tutela del suolo, delle persone e delle cose dalle emergenze ambientali;

·                     promuovere e favorire un rapporto privilegiato, attraverso accordi di filiera, fra  le aziende agricole e le unità industriali e artigianali del territorio operanti nel settore agroindustriale;

·                     favorire nell’area PIP eventuali iniziative per la produzione di agroenergia da biomassa.

                  Dai dati dell’ultimo censimento agricolo si evince che la superficie agricola utilizzata nel territorio del comune di Nocera Inferiore, in 20 anni, si è dimezzata.

I dati del censimento (1981) hanno evidenziato, altresì, l’aumento nelle zone agricole di una abnorme presenza residenziale sta facendo diminuire fortemente la tenuta ambientale della nostra città.

 Il rischio idrogeologico e le continue esondazioni dei torrenti Cavaiola e Solofrana, ha evidenziato  rischi non solo per le periferie rurali, ma anche per le aree urbane della nostra città.

Ai contadini o a chi coltiva la terra occorre riconoscere il ruolo di guardiani del territorio in quanto con il loro lavoro contribuiscono all’equilibrio dell’ecosistema, già sufficientemente compromesso per altre cause ( inquinamento atmosferico, acustico, rifiuti ecc.)

 Per la nostra città, quindi, bisogna proporre uno sviluppo sostenibile in grado di  ridurre il rischio idrogeologico e prevenire le alluvioni, gli incendi, le frane

Per cui forte sarà il nostro grido affinché si eviti un ulteriore scippo di suolo agricolo e di SAU  utilizzabile alla nostra città.

La lettera così conclude:

“La evidente contraddizione tra urbanizzazione, insediamenti produttivi e tutela dei suoli agricoli, rappresenta una sfida di notevole interesse per la politica, le istituzioni, le professioni, l’associazionismo e le organizzazioni professionali, per cui proponiamo la stipula di un protocollo d’intesa tra i soggetti  prima richiamati, finalizzato a sostenere il patrimonio economico, storico e culturale,  legato al mondo rurale nocerino