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Omicidio Liberati: l'ordine dal carcere In manette due uomini dopo 13 anni PDF Stampa E-mail
sabato 12 novembre 2011
Pochi giorni dopo il tredicesimo anniversario dell'assassinio, i carabinieri hanno arrestato i presunti autori dell'agguato di camorra avvenuto l'8 novembre del 1998 nel quale rimase ucciso, a Sant'Egidio Monte Albino, Pasquale Liberati. I militari di Nocera Inferiore, diretti dal maggiore Gianfilippo Simoniello, hanno notificato i provvedimenti emessi dal gip del tribunale di Salerno, su richiesta della procura distrettuale antimafia, a Franco Ferraioli, 40 anni, e Vincenzo Vitolo, 36 entrambi originari della cittadina salernitana. I due sono ritenuti elementi gravitanti intorno al clan «Greco-Sorrentino», attivo nell'agro sarnese nocerino. Secondo quanto emerso dalle indagini, l'omicidio di Liberati venne ordinato in carcere da Giuseppe Sorrentino. Sorrentino, deceduto in carcere lo scorso anno intendeva acquisire il controllo delle attività criminali e dello spaccio di droga sul territorio e con l'assassinio intendeva ribadire l'egemonia del clan a Sant'Egidio. Oltre ai due arrestati sono indagati due collaboratori di giustizia: Vincenzo Greco, 47 anni, ritenuto l'organizzatore del delitto e Giovanni Sorrentino, 35, fratello di Giuseppe, complice dell'agguato. L' uomo aveva atteso a bordo di un'auto gli esecutori materiali dell' assassinio per poi coprirne la fuga