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Mercatino Comunale, ambulanti in rivolta contro l'Amministrazione Comunale PDF Stampa E-mail
lunedì 07 aprile 2008

«Il mercatino rionale Gelsi in via Matteotti? É fuori discussione». Il sindaco di Nocera Inferiore, Antonio Romano, è categorico e respinge senza mezze misure la richiesta avanzata dai commercianti ambulanti pronti, però, ad innescare un nuovo braccio di ferro con l'amministrazione. L'argomento sarà al centro di una riunione programmata per domani sera a palazzo di città tra le associazioni di categoria, l'assessore al commercio, Franco Peta, e il sindaco Antonio Romano. Un incontro che si preannuncia infuocato, ma dal quale dovrà scaturire necessariamente una decisione, dal momento che il trasferimento del mercatino dal rione Gelsi non può essere più procrastinato a causa dell'imminente avvio dei lavori di riqualificazione dell'intero quartiere. La nuova temporanea sede individuata dall'amministrazione per la piccola fiera, via Casolla, è stata rifiutata dagli ambulanti che, nel corso di un incontro tenutosi venerdì scorso, hanno avanzato la proposta di potersi trasferire nella vicina via Matteotti, strada divenuta, dopo l'istituzione dell'isola pedonale permanente, il salotto buono della città. «Non se ne parla neanche - dice il sindaco Romano - è una proposta oscena. Non credo che via Matteotti sia la sede adatta dove trasferire il mercato. Abbiamo profuso mille sforzi per dare a questa strada dignità e decoro e il lavoro non è ancora finito perché mancano ancora alcuni arredi urbani. Le esigenze degli ambulanti non possono prevalere su quelli di ordine generale come la tutela del centro storico, la vivibilità dei cittadini, la mobilità. Parliamo, inoltre, di un mercato che deve essere necessariamente riorganizzato con l'individuazione di chi è realmente ambulante autorizzato. La nuova sede del mercato, temporanea si intende, l'abbiamo già individuata. Gli ambulanti si trasferiranno in via Casolla, questo è quanto». Non la pensano, invece, così i commercianti della fiera pronti a far valere le loro ragioni. «La nostra richiesta è di trasferirci in via Matteotti o al Trincerone - dice Salvatore Califano presidente regionale dell'Anva - altre alternative non ce ne sono. Siamo stanchi di essere trattati da commercianti di serie B. Non capisco quale sia il problema, la nostra presenza in via Matteotti sarebbe da stimolo all'economia ma ci è stato risposto che non si può rompere il vestito nuovo della città. Così vorrebbero dislocarci in via Casolla dove rimarremmo esclusi dal circuito economico cittadino e per noi sarebbe la fine. Difenderemo con i denti la nostra richiesta». Non è difficile immaginare cosa ne pensino a riguardo i commercianti a posto fisso di via Matteotti che, dopo un passato burrascoso caratterizzato da tensioni con il primo cittadino per la chiusura della strada, ora scendono in campo al fianco dell'amministrazione.

Articolo di Algia Testa tratto dal quotidiano "Il Mattino" del 6.04.2008