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Nocera:GAMBINO CONVOCATO NITTO PAOLA PDF Stampa E-mail
giovedì 22 marzo 2012
Petronilla Carillo Un pm dal pm. Nitto Palma è stato convocato in procura a Salerno come persona informata sui fatti relativamente all’indagine della Dda sul tesseramento al Pdl di una serie di persone dell’agro nocerino. La convocazione, fissata in un primo momento per lunedì scorso, è poi slittata a venerdì a causa di alcuni impegni di lavoro del sostituto procuratore della Dda Vincenzo Montemurro, titolare dell’indagine. L’appuntamento è stato fissato per le 12 al terzo piano del palazzo di giustizia. Secondo quanto riferisce Dagospia, la convocazione non sarebbe stata accolta con piacere dall’ex Guardasigilli, diventato commissario regionale del Pdl soltanto il 30 gennaio scorso mentre la campagna per il tesseramento si è conclusa il 31 ottobre scorso. E la convocazione non sarebbe «piaciuta», dicono fonti politiche, neanche all’interno dello stesso Pdl il quale chiede chiarezza sulla vicenda e la rapida individuazione dei responsabili degli imbrogli, senza tanto clamore. Ma la convocazione dell’ex pubblico ministero, ora commissario regionale del movimento, non sarebbe la sola. Altri esponenti politici potrebbero essere sentiti di qui a breve. Come l’ex ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna, e anche il presidente della Provincia Edmondo Cirielli. Il quadro, però, si potrà delineare meglio soltanto nei prossimi giorni. Il caso «tesseramento» esplose, ricordiamo, alla metà del mese scorso quando i carabinieri del Reparto territoriale di Nocera Inferiore furono delegati dalla Dda di Salerno al sequestro di quasi venticinquemila tessere, tutte sottoscritte nell’agro nocerino. Il sequestro fu effettuato a Roma, presso la sede del partito in via Umiltà. Furono poi proprio i vertici nazionale del Pdl a chiedere alla procura la restituzione delle carte: decine e decine di fogli formato A4 contenenti i nomi degli iscritti scaricati dal database del partito. Dopo neanche una settimana, i carabinieri restituirono le carte al Pdl. Dopo, però, averle fotocopiate. L’inchiesta nasce da una costola della maxi indagine Linea d’ombra che ha portato all’arresto dell’ex sindaco di Pagani, Alberico Gambino e di altri politici e professionisti della cittadina dopo le denunce presentate dall’imprenditore Amerigo Panico, proprietario del centro commerciale Pegaso. In particolare, sotto la lente di ingrandimento, sarebbe finito il tesseramento in tre comuni: Nocera Inferiore, Nocera Superiore e Pagani - dove gli iscritti sono poco più di 3mila - e il ruolo svolto da alcuni dirigenti del partito e da alcuni sostenitori nell’acquisire le tessere e i fondi usati per pagarle. Nell’inchiesta sarebbe coinvolto anche il proprietario di un’importante società sportiva. I carabinieri di Nocera, nel giro di pochi giorni, riuscirono a controllare a campione un ingente numero di tessere così da portare alla luce il modus operandi di coloro che erano addetti alla raccolta delle adesioni. In particolare lo screening ha riguardato i Comuni di Scafati, Angri, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Roccapiemonte e Castel San Giorgio. E i nominativi non sarebbero stati scelti a caso. Ci sarebbero state precise indicazioni dietro questa scelta. Il Mattino