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Nobiltà e Miserie Di Clio” - Gli Abusi Della Storia Contemporanea PDF Stampa E-mail
mercoledì 27 novembre 2013

ImageSALERNO – Punto Einaudi, piazzetta Barracano (angolo C.so Vittorio Emanuele)

Giovedì 28 novembre 2013, ore 17:30

L’opera - La storia non è un sapere neutrale; ma non è nemmeno un punto di vista. La storia, come tutte le scienze umane e sociali, non è opinione, ma conoscenza costruita con metodo. Gli storici sono tali non per il loro ruolo accademico, ma per la metodologia, che, sia pure in maniera assai approssimativa, ha l'ambizione alla scientificità. Su queste premesse generali prende l'avvio il libro, che ripercorre alcuni sentieri della polemica intorno all'idea, assai diffusa, dell'egemonia della cultura gramsciana in Italia. Un'opzione che avrebbe determinato una versione di parte della storia del Novecento, impedendo un'obbiettiva ricostruzione dei fatti. È un'idea fondata, in primo luogo, sull'assimilazione tra le idee politiche degli storici e le loro sensibilità di metodo e di prospettive storiografiche. In Italia lo storicismo, nelle sue varie versioni, tra cui quella gramsciana, ha dominato, a lungo, gli studi, accomunando storici di diversa sensibilità politica. Il successo delle "Annales", la rivista espressione di un fare storia non storicista, contribuì, al volgere degli anni Sessanta del secolo scorso, a dividere la comunità di Clio, ma non in senso politico. 
La discussione sui confini della pratica storiografica divise, spesso con toni assai polemici, storici dello stesso sentire politico. Proprio in quegli anni la storia dell'età contemporanea cominciò anche in Italia a cercare una propria specifica collocazione con esiti spesso pregevoli. Altre volte fu, invece, eccessivamente piegata alle esigenze della storia politica e dei partiti. La storia politica ha conosciuto un percorso assai accidentato a causa del suo facile utilizzo in chiave di brutale attualità; insomma il passato come giustificazione o esaltazione del presente. Si è trattato di un uso politico di Clio che è stato esaltato dalla storia raccontata dai media, dalla televisione su tutti.

 

L’autore - Guido Panico insegna Storia contemporanea all'Università di Salerno. È membro della direzione di "Historia Magistra" edita da FrancoAngeli. Negli ultimi anni ha dedicato i suoi studi soprattutto alla storia sociale. Tra i suoi libri più recenti, insieme a Antonio Papa, Storia sociale del calcio in Italia(il Mulino, 2002), Ritratto di borghesie meridionali. Storia sociale dei Salernitani nel Novecento(Avagliano 2005) e L'artista e la sciantosa. Il delitto Cifariello, un dramma della gelosia nella Napoli della Belle Époque (Liguori 2011). È autore, di recente, di saggi storiografici dedicati alla discussione intorno all'uso delle fonti letterarie e iconografiche in storia.