LA SUA STORIA - Manlio Torquato, eletto con il supporto di liste civiche, sempre diretto, non ci gira intorno. «Provengo come tutti sanno dal Movimento sociale italiano, esattamente come mio padre – esordisce l’avvocato nocerino -. Fuori dall’ordinario le mie parole? Io non passo nel Pd ma confermo la innegabile fascinazione verso l’opera di svecchiamento che sta caratterizzando l’iniziativa di Matteo Renzi. Apprezzo molto la concretezza, il pragmatismo del collega salernitano, ma guardo con interesse alle proposte delle prossime elezioni regionali». Scenderà quindi in campo? «Non in prima persona, anche se dovesse servire non mi tirerei indietro. Supporterei una azione come quella di Renzi, sì».

LA DESTRA CHE NON PIACE - Il sindaco sottolinea: «Da mesi mi sento ripetere da amici che anche per un sindaco civico e post ideologico come il sottoscritto è giunto il tempo di scegliere. Ma io ho qualche dubbio che abbia un senso, oggi, da queste parti, scegliere una posizione politica secondo i tradizionali punti cardinali. E se Almirante può dirsi di destra (?) il guaio è che lo si son detti anche gente come Fini, Berlusconi e compagnia, o per stare in Provincia, anche i bei tipi del centrodestra salernitano, il che... non so se mi spiego, non basta a metter tutti gli uomini sullo stesso piano». E domani a Salerno Torquato prenderà parte ad un convegno, insieme a De Luca.

L'articolo della settimana è stato segnalato su : corrieredelmezzogiorno.it  servizio a cura di Rosa Coppola