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Firenze e Nocera Inferiore: sequestri e sconfitte in tribunale per sette ctd PDF Stampa E-mail
martedì 30 settembre 2014

Tra i Tribunali di Firenze e di Nocera Inferiore i giudici hanno confermato alcune sentenze negative nei confronti di alcuni centri trasmissione dati legati ad operatori esteri di scommesse oltre a disporre il sequestro per altri.

Con l'ordinanza del 26/06/14, il Gip del Tribunale di Nocera Inferiore ha convalidato e contestualmente disposto il sequestro di un centro collegato all'operatore Goldbet Sportwetten Gmbh.

Il Giudice ha richiamato espressamente la sentenza Biasci della Corte di Giustizia Ue con la quale è stata considerata la posizione della predetta società austriaca e confermata la legittimità del sistema concessorio e della necessarietà dell'autorizzazione di polizia.

I giudici nazionali, rileva il Gip, "non possono automaticamente applicare i principi della sentenza Costa-Cifone a Goldbet o ad altri operatori che assumano di essere stati discriminati ma dovranno valutare volta per volta il contesto fattuale e l'effettivo pregiudizio subito".

Inoltre, si legge nell'ordinanza, "dalla decisione Biasci si ricava che, ai fini della disapplicazione, non è sufficiente invocare l'astratta contrarietà al diritto comunitario di una data normativa nazionale, ma occorre che il Giudice nazionale indaghi sulle concrete circostanze in cui si è trovato ad agire l'operatore comunitario che asserisce di essere stato discriminato, nonché sull'esistenza di un'effettiva discriminazione a suo carico: soltanto chi è stato effettivamente e concretamente pregiudicato da una disposizione nazionale, infatti, ha titolo per invocarne la disapplicazione" .

L'ordinanza del 31/07/14 del Gip di Firenze, invece, accoglie l'opposizione alla richiesta di archiviazione del procedimento a carico di un gestore Goldbet, rilevando la necessità di acquisire il provvedimento del Questore di Firenze di rigetto della richiesta di licenza di ps.

Il Giudice ha inoltre rilevato la necessità di accertare la circostanza che la società ha ritenuto di non partecipare alle gare d'appalto indette nel 1999 e nel 2006 cosicché non avrebbe patito alcuna discriminazione all'accesso al mercato delle scommesse sportive.

Con l'ordinanza del 25/06/14 con la quale il Gip di Firenze ha disposto il sequestro delle attrezzature informatiche e non di cinque centri collegati agli operatori Goldbet Sportwetten, Centurionbet Ltd, Betsolutione4U Ltd e Uniq Group Ltd, ritenendo sussistente il reato ipotizzato e i presupposti del sequestro.

Non sussiste, a detta del Giudice, alcuno dei presupposti cui è subordinata la disapplicazione della norma penale e indicati dalla Corte di Cassazione in quanto la procedura di Gara Monti è apparsa assolutamente trasparente e di facile comprensione e anche il sistema di impugnazione, è apparso rispettoso dei principi di trasparenza e libero accesso.