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Al canile "Teresa Farina" arriva l'apparecchio per l'anestesia PDF Stampa E-mail
domenica 15 febbraio 2015
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Dopo un paziente lavoro di raccolta fondi passato per i banchetti natalizi e la vendita dei calendari, i volontari dell'Associazione Zoofila Nocerina possono piantare la bandierina per il nuovo obiettivo raggiunto

 

Il nuovo apparecchio che consente un'anestesia meno dannosa ai pelosetti

 

di Enrica Granato

Nuovo traguardo raggiunto dall’Associazione Zoofila Nocerina che da anni opera senza sosta sul territorio.
Dopo tanta attesa, stamani è giunto presso la sala operatoria del canile “Teresa Farina” l’agognato macchinario (acquistato grazie al ricavato dei banchetti natalizi e delle vendite dei calendari) che consente di utilizzare un’anestesia “gassosa” durante gli interventi.
Grande la soddisfazione dei volontari che sono da sempre impegnati nel recupero di cani e gatti abbandonati o maltrattati ed in campagne di adozioni in ogni parte d’Italia: non di rado, infatti, i ragazzi affrontano (a spese proprie) lunghe trasferte,  macinando chilometri e viaggiando anche di notte pur di consegnare alle nuove famiglie un ospite del canile.  Agendo sempre in silenzio, senza rincorrere le luci della ribalta che molto probabilmente meriterebbero più di chiunque altro in questo campo, ma fieri del loro operato e gratificati di sapere finalmente sereni i tanti trovatelli rimessi in sesto con amore e competenza nella struttura di via D’Amora.
L’Associazione Zoofila Nocerina, a discapito di improvvisati animalisti, infatti, vanta un curriculum di ben 25 anni caratterizzato da eventi volti alla sensibilizzazione del rapporto uomo-animale che nel corso del tempo hanno portato ad avvicinare i cittadini alle tante iniziative proposte ed oggi rappresenta un punto di riferimento per gli amanti dei "pelosetti": alla perplessità dei nocerini, che inizialmente hanno guardato con diffidenza e derisione i primi banchetti in piazza, i volontari hanno risposto con costanza, pazienza e serietà ed i risultati non si sono fatti attendere a lungo. Neanche quando le istituzioni hanno tentato talvolta di ostacolare o rendere più difficoltoso il loro cammino.
Oggi un nuovo tassello è stato aggiunto ai successi riportati e grazie al nuovo macchinario il rischio degli interventi sarà ridotto al minimo  : l’intubazione orotracheale rappresenta una garanzia per i pazienti a quattrozampe poiché protegge le vie aeree anche in soggetti problematici, impedisce che liquidi come la saliva o materiale rigurgitato venga inalato, e permette di ventilare il paziente se smette di respirare o lo fa troppo poco. fonte www.risorgimentonocerino.it scritto da Enrica Granato