Nella metà del Cinquecento l'area era occupata da una struttura palaziale appartenente alla famiglia Califano di
Sperandei. All'inizio del secolo successivo Annibale Califano rimase senza eredi. Lasciò, così, il palazzo ai nipoti (figli di sua sorella Violante, moglie di Sabatello Broya). Da quel momento la struttura passò in eredità alla famiglia Broya e vi restò fino al terzo quarto del
l'Ottocento quando l'ultima erede di tale casata sposò Andrea Guerritore. Fu la nuova famiglia dare alla struttura l'aspetto attuale. Attualmente è di proprietà della famiglia Guerritore, che grazie al Regio Decreto del 26 maggio 1887 fu autorizzata ad aggiungere al proprio casato quello della famiglia Broya, non più esistente.Il Palazzo, realizzato nella metà del
XIX secolo, si compone di un'imponente torre merlata, decorata da una serie di piccoli archi che si dispongono al di sotto della cornice, merlata anch'essa, della torre e del palazzo.
Il palazzo ospita l'antica cappella di San Giacomo dei Califano, oggi sconsacrata. Fu realizzata all'inizio del Seicento per volere di Annibale Califano, che impose la realizzazione della chiesetta come condizione ereditaria quando la struttura palaziale passò ai Broya.
Fonte: Wikipedia
(tra le cuoriosità)Nel
2011 la
Panini scelse l'immagine di Palazzo Guerritore Broya come monumento rappresentativo per la squadra della
Nocerina, appena promossa in
Serie B, nell'edizione 2011-2012 dell'album
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