Angri. É resa dei conti nel Pd, che lancia accuse e critiche, ai consiglieri comunali che hanno ceduto alle lusinghe del sindaco Gianpaolo Mazzola, sostenendo la sua maggioranza in consiglio comunale. Uno smacco che lo schieramento locale di Veltroni non riesce a digerire, prendendo pubblicamente le distanze e invitando «gli infedeli» a rassegnare le dimissioni consiliari. «Gli elettori vanno rispettati - tuona il Pd locale - L'amministrazione Mazzola, che era in minoranza al momento dell'elezione del sindaco, è diventata maggioranza in consiglio comunale grazie al pentimento più o meno rapido di diversi consiglieri che facevano riferimento al centrosinistra, alcuni dei quali hanno anche aderito al PdL.

Tra essi Bonaventura Manzo, eletto nella lista dell'Ulivo e Danilo Avagnano, eletto nella lista Ada, che dovrebbero avere la sensibilità di dimettersi da consiglieri comunali, avendo ricevuto dagli elettori un mandato politico chiaramente incompatibile con quello del centrodestra». «Non sono del Pd, non ho fatto campagna elettorale per loro e le spiegazioni le chiedessero a Manzo e Padovano ma non a me» replica duramente Avagnano. Già lo scorso consiglio comunale Avagnano si dichiarò vicino al partito di Berlusconi. «Mi riservo di dire la mia più in là» commenta invece Manzo.

Ma, il Pd critica più aspramente il consigliere Giovanni Padovano, la cui posizione è giudicata «Ancora più grave, pur essendo oramai organico all'amministrazione Mazzola, continua a dichiararsi ufficialmente esponente dell'Ulivo. Si tratta di una posizione di comodo, si dimetta o si dichiari indipendente». (Anna Villani)