Cerca in Google

Il sondaggio

Iscriviti alla Newsletter




Cerca in NoceraTV

Curiosità

 

Cava, vittoria Tar per il Ciu cciu bar PDF Stampa E-mail
mercoledì 21 maggio 2008

ImageCava de' Tirreni. Il bar ciu cciu vince il ricorso al Tar ed ottiene la sospensione del provvedimento con cui Palazzo di Città aveva negato l’istallazione di sedie, bar e ombrelloni nella piazzetta del Purgatorio, per mancato espletamento delle procedure previste dalla legge 241/90.

Ora l’Ufficio Tosap dovrà riattivare la procedura ma nel frattempo i tavolini non potranno essere istallati. La controversia tra bar e palazzo di città nasce prima che il bar ancora deve essere inaugurato. Il titolare fa una richiesta di istallare tavolini e sedie in piazza Nicola di Mauro. L’ufficio Tosap invia la documentazione al comando polizia locale per il parere in ordine alla viabilità. Il comandante Filippo Meluso da parere negativo. Nonostante che tutti i bar del centro abbiano avuto regolare autorizzazione, al bar ciu cciu questa viene negata. Non un  ingiustizia ma solamente applicazione della legge. Il vigente codice della strada spiega che bar e strutture di ristoro possono procedere all’istallazione di tavoli, sedie ed ombrelloni solo in spazi antistanti l’esercizio, non potendo utilizzare spazi diversi, situati non difronte alla struttura.

È il caso del bar ciù cciù. Situato in via Felice Parisi, piccola traversa che sbocca su piazza di Mauro, il titolare del bar voleva collocarli nella piazzetta, spazio non difronte al bar ma solamente vicino. l’Ufficio Tosap nega l’autorizzazione. Il titolare del bar ricorre al Tar, impugnando il solo diniego dell’autorizzazione. Dopo circa una ventina di giorni il Tribunale amministrativo regionale si è espresso sulla questione. In primo luogo ha sospeso l’efficacia del diniego all’autorizzazione. Pur se il tar ha accertato che il no al bar è avvenuto nel pieno rispetto di quanto afferma a proposito il codice della strada, ha accolto il ricorso poiché il Comune nel negare il permesso non ha rispettato le procedure.

La legge 241 del 1990 infatti impone agli enti pubblici, valutata l’impossibilità di concedere qualunque tipologia di  autorizzazione amministrativa, prima di inoltrare al richiedente un  pre-diniego, a cui deve seguire una valutazione partecipata tra ente e richiedente, e poi il no definitivo. Nel caso del bar ciu cciu v’è stato solo un diniego, non preceduto dal prediniego previsto per legge. (di Vincenzo Lamberti)