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Mercato etnico, musulmani divisi PDF Stampa E-mail
lunedì 26 maggio 2008

ImageNocera Inferiore. Oualid Chtourou contro Sonia Arfak Souad. Sulla proposta di creazione di un mercatino etnico a Nocera Inferiore è guerra a distanza tra l'Imam della moschea e la presidente della consulta degli stranieri. Se da un lato Sonia Arfak esprime soddisfazione per l'iniziativa ideata dall'amministrazione, dall'altro Oualid, per tutti Alì, si dichiara nettamente contrario e dice di avere dalla sua parte tutta la comunità musulmana che frequenta la moschea.

L'idea dell'amministrazione di creare un piccolo mercato etnico è nata all'indomani dell'operazione della polizia locale, alla guida del comandante Giancarlo Correale, che ha proceduto allo sgombero di tutti i marocchini che praticavano il commercio occupando abusivamente il suolo pubblico. La piccola fiera si potrebbe svolgere, secondo la proposta, in via Casolla nel corso della mattinata per spostarsi poi in piazza Petrosini dal pomeriggio fino a sera. Una proposta rispetto alla quale Alì non ha esitato ad esprimere forti dubbi dichiarando fin dal primo momento di non essere affatto d'accordo. Di opinione nettamente contraria, invece, Sonia Arfak che non ha esitato a replicare ad Alì.

«Chi si è professato contrario a quest'idea parla solo per se stesso, a titolo personale. Se ha delle idee, credo che vadano condivise e confrontate con noi, proprio perché stiamo portando avanti un percorso in sinergia con le Istituzioni, per raggiungere un obiettivo che guarda al futuro e non solo all'oggi». Non la pensa così, invece, Alì, che dichiara di parlare a nome di tutti i musulmani che frequentano la moschea che non riconoscerebbero Sonia quale loro rappresentante. «Sono stato sempre chiaro con lei, fin dal primo giorno. É stata la prima a vedere il locale dove adibire la moschea ed ho sempre cercato di coinvolgerla anche nelle fasi successive tanto da darle le chiavi del locale.

Lei mi disse che quella stanza non era adatta per una moschea perché mancavano luoghi per le donne ma non sa che, secondo la nostra religione, le donne pregano stando a casa. Non ha nulla a che fare con L'Islam, ha degli atteggiamenti e dei comportamenti che nulla hanno a che fare con una donna mussulmana lo ha dimostrato tante volte esprimendo opinioni sul velo, sull'uso di alcolici e sui matrimoni misti. Non mi sento rappresentato da lei e lei stessa a parlare a titolo personale dal momento che tutti coloro che frequentano la moschea non vogliono avere nulla a che fare con lei». Quanto al mercatino Alì non cambia idea e boccia la proposta dell'amministrazione.

«É assurdo mettere marocchini a vendere gli stessi prodotti in uno stesso luogo. Sarebbe una guerra tra poveri e ci sarebbe una concorrenza spietata. Vorrei solo dire a Correale che se lui a fine mese viene retribuito, ci sono le famiglie dei marocchini sfrattati che non hanno neanche i soldi per comprare il pane. Lo invito a porre fine a questi blitz perché se l'amministrazione pensa di copiare il capoluogo sbaglia. Nocera non è Salerno». (di Algia Testa)