Nocera Superiore. «L'Udeur resta un partito di centro e non può che essere solidale e di sostegno ad una possibile continuità dell'azione amministrativa e politica dell'ex sindaco Montalbano per un motivo che attiene più al merito che ad una complessiva valutazione politica». È con queste parole che il segretario politico dell'Udeur, Felice Petti, interviene nella questione di Nocera Superiore, chiarendo le linee programmatiche del partito del campanile e lasciando intuire che sono in arrivo grandi cambiamenti.

«Oggi un pò tutti si preoccupano di guardare a cosa succederà domani, ma per fare questo bisogna fare il tentativo di analizzare la situazione, capire bene il perchè si è determinato questo vuoto amministrativo al comune di Nocera Superiore - continua Petti - la mia sensazione è che i cittadini di Nocera Superiore non siano stati messi nella condizione di comprendere il motivo per il quale undici consiglieri si siano dimessi. A me pare che queste persone abbiano sofferto molto la personalità e la leadership dell'ex sindaco Montalbano.

Non voglio con questo semplificare la questione, ma dico che non è sufficiente dire che da tre mesi non si trovava un accordo sulla composizione della giunta. Mi preoccupa, invece, sentir parlare di problemi politici della città, sentire dichiarazioni che fanno riferimento ad una crisi dovuta ad "interessi personali molto grandi", "continui ricatti". Se esistono situazioni dove si è varcato il confine della legalità a scapito della pubblica collettività, si ha il dovere di essere chiari, senza perdere l'orgoglio, la forza e soprattutto, quel coraggio necessario per la pubblica denuncia civile». Impossibile ignorare il fatto che uno dei consiglieri eletti nella lista dei popolari Udeur, il più votato, sia rimasto fuori dalla maggioranza Montalbano.

Quale sarà la scelta del partito rispetto a Giovanni D'Acunzi? Sul punto Felice Petti glissa e rinvia alle decisioni che saranno prese a livello provinciale, di concerto con l'onorevole Nocera. Intanto, la lista dei possibili candidati alla carica di primo cittadino si allunga, pare, con Gaetano Sole per il Pd, ma anche con un terzo candidato che dovrebbe essere espresso da un «terzo polo» costituito dagli undici che hanno sfiduciato Montalbano, anche se non è assolutamente chiaro quali partiti e in che modo si coalizzeranno. (di Giovanna Fasanino)