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Pane ammuffito a scuola: sequestro PDF Stampa E-mail
lunedì 02 giugno 2008

ImageCastel San Giorgio. «Rosette» con la muffa alla mensa scolastica di Castel San Giorgio. A scoprire il pane sospetto gli stessi dipendenti del Comune che hanno fatto scattare l’allarme e l’intero dossier è ora sul tavolo del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore. Lo stesso sindaco della cittadina, Andrea Donato, appena messo a conoscenza del fatto, non ha perso tempo: «Non si perda tempo - ha detto il primo cittadino ai suoi collaboratori - Si accerti immediatamente come stanno stanno le cose, vengano chiamati sul posto gli ispettori sanitari e si invii tutto alla Procura della Repubblica.

Con la salute non si scherza e se ci sono responsabilità è giusto che chi ha sbagliato paghi». A denunciare il fatto agli uffici comunali le stesse autorità scolastiche su segnalazione degli addetti alle mense. Ma veniamo ai fatti. Dopo la segnalazione sul posto si sono recati il comandante dei vigili urbani, capitano Vincenzo Santaniello, il tenente Mattia Izzo e il vigile Carmine Capuano. Non c’è voluto molto per appurare che il pane «incriminato» racchiuso in involucri di cellophane, presentavano i segni evidenti di muffa che ricopriva la superficie in diversi punti. Gli agenti della polizia municipale hanno immediatamente avvisato l’Arpac e sono stati chiamati sul posto anche gli ispettori dell’Asl Sa1 Franco Ciancio e Paolo Pepe.

Questi ultimi, insieme ai vigili urbani, hanno proceduto al sequestro di tutti i panini sospetti, circa una cinquantina, e steso il verbale relativo. In circa due ore la vicenda era conclusa e la denuncia dei fatti era già arrivata in Procura sul tavolo direttamente del Procuratore Capo Domenico Romano e si è in attesa, ora, che arrivino i primi provvedimenti probabilmente con l’apertura di una inchiesta. Dal Comune, dal responsabile della Ragioneria, Angelo Grimaldi dal quale dipende il servizio, hanno immediatamente fatto sapere che la fornitura degli alimentari alla mensa scolastica avviene attraverso regolari appalti eseguiti di anno in anno, così come stabilito per legge e che sono specificate con molta attenzione sia le quantità che la qualità degli alimenti da fornire. Nella fattispecie, la fornitura alla mensa scolastica presso la scuola materna del Capoluogo, per quanto attiene al pane, è avvenuta da parte della ditta «Geli Pasti» di Ottaviano, in provincia di Napoli.

A quanto è stato possibile sapere, sembra si sia trattato di un errore materiale. Pare che il «giovane», addetto alle forniture giornaliere, abbia sbagliato a prelevare il pacco buono, prendendo quello che sarebbe stato destinato alla distruzione.

(di Gennaro Corvino)