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Ici, acqua e cimitero: no alle privatizzazioni PDF Stampa E-mail
martedì 03 giugno 2008

ImageCava de’ Tirreni. Le esternalizzazioni e privatizzazioni dei servizi pubblici continuano a tenere banco nel dibattito politico. Dopo l'appello delle organizzazioni sindacali a tutte le forze politiche a sostenere la battaglia per il mantenimento di quei servizi con indiscutibili risparmi economici economici, è il consigliere di maggioranza (Udeur), Emilio Maddalo, a invitare l'amministrazione comunale a soprassedere al disegno di esternalizzare, affidandoli ai privati, servizi come Ici, cimitero ed acqua. «Contrari alla privatizzazione dell'acqua sono moltissime amministrazioni comunali e comunità locali, è una battaglia che sosterremo fino in fondo coinvolgendo l'intera città - afferma Maddalo - mentre sull'Ici e sui servizi cimiteriali invitiamo l'amministrazione comunale ad una seria riflessione.

Siamo favorevoli all'esternalizzazione dei servizi Tosap e Pubblicità». I dubbi di Maddalo sulla esternalizzazione dell'Ici nascono dal lavoro compiuto in questi mesi. «Come delegato del sindaco ci siamo preoccupati di potenziare e organizzare il servizio con programmi e collegamenti tali da assicurare risultati positivi. L'intera operazione è costata alla comunità circa 500mila euro.La macchina comunale va sistemata, ma deve anche saper offrire ai suoi dipendenti incentivi e gratificazioni non solo economiche». Contrari i consiglieri dell'opposizione, si chiede una ristrutturazione della macchina comunale offrendo servizi forti ed adeguati, ma non rinunciare a servizi essenziali come l'acqua e i servizi cimiteriali.

Particolarmente duri e decisi a sostenere una battaglia in consiglio comunale e in città Messina, Barbuti, Giovanni Baldi e Napoli sulla esternalizzazione dei servizi cimiteriali. «Fu una grande vittoria di trasparenza di Eugenio Abbro e dell’intera classe politica di allora l’organizzazione comunale del servizio cimiteriale . Ha costituito per decenni una difesa da certe infiltrazioni e ha retto in tutti questi anni. Ora essendo mutata la legge l'ente locale deve diventare competitivo, offrendo servizi idonei», sostengono all'unisono.

(di Giuseppe Muoio)