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Rifiuti: Agro Nocerino in Ginocchio PDF Stampa E-mail
sabato 26 gennaio 2008

L’emergenza rifiuti si sposta in provincia. Soprattutto nella zona dell’agro-nocerino-sarnese. Dopo aver inviato 350 tonnellate di immondizia in Sardegna, al sito di stoccaggio di Ostaglio, a Salerno, si lavora con più serenità. Anche i cassonetti in città sono stati svuotati. Le cose vanno meglio anche a Sardone. Il direttore dell’impianto, Gerardo Sabato, ci tiene però a precisare: «I camion spediti in Sardegna sono tutti del consorzio Gesco. Abbiamo fatto un grande lavoro e non è vero che siamo stati aiutati dall’esercito». Intanto da Giffoni Valle Piana è partita ormai da una decina di giorni una richiesta al commissario De Gennaro e al direttore generale del ministero dell’Ambiente Mascazzini per ampliare la portata dello stoccaggio almeno a 5000 tonnellate quindi per avere l’autorizzazione allo scarico a Serre così da venire incontro alle esigenze dei Comuni salernitani che al momento stanno andando in affanno. «In passato - spiega il direttore Sabato - l’impianto di tritovagliatura è venuto incontro anche alle esigenze di Napoli arrivando ad avere fino a 12mila tonnellate di rifiuti stoccati. Non vogliamo arrivare a questi livelli ma ottenere un’autorizzazione per 5000 tonnellate significa, in questo momento, poter accogliere altre 1500 tonnellate dai Comuni della Provincia». In Provincia. Nel solo bacino del Consorzio Sa1 (da Angri a Siano passando per tutto l’agro-nocerino-sarnese) sono 1042 le tonnellate di rifiuti in strada; 4559 quelle stoccate nei siti comunali. Le aree di maggiore crisi ad Angri, Nocera Superiore e Pagani. Aumentano di settanta tonnellate al giorno anche i rifiuti a carico del Consorzio di bacino Sa3, gestito da Yele. Con punte di grande crisi a Centola. Nel bacino di competenza di Ecometa, Salerno 4 zona Vallo di Diano, la raccolta è ferma al 2 gennaio. A Polla sono stoccate, nell’area di trasferenza, 150 tonnellate di differenziata e 1740 di fos. In strada ce ne sono 1004 in giacenza. Angri. Individuato un altro sito da adibire allo stoccaggio. Il sindaco Gianpaolo Mazzola, scorrendo l'elenco dei fabbricati sottoposti a sequestro giudiziale, ha scelto un nuovo capannone. Stavolta più grande di quello di Orta Loreto. La decisione ieri pomeriggio. Si tratta di un capannone di circa 12mila mq con un piazzale di 7mila mq. Manca, intanto, ancora l'ok del generale Roberto Jucci per utilizzare il piazzale del depuratore di Angri a deposito di bilici coi rifiuti indifferenziati. Per il quale è giunto il parere favorevole dell'Arpac anche se con prescrizioni . Da Napoli, invece, non arrivano risposte alla richiesta di i rifiuti di Angri presso impianti fuori dalla regione Campania. Pagani. La città produce circa 300 quintali al giorno e non esiste un sito provvisorio dove poter depositare i rifiuti in attesa di essere trasferiti in discarica. Le strade della periferia sono invase di rifiuti, mentre quelle del centro, laddove i cittadini applicano con metodo il sistema della raccolta differenziata, appaiono più pulite. Il dato significativo che emerge, infatti, è quello di un aumento considerevole della differenziata. «Non abbiamo potuto scaricare a Sardone in questi giorni» spiega il presidente della Multiservice Francesco Cicalese. Intanto sono stati appaltati i lavori per l'isola ecologica di via Mangioni. Nocera Inferiore. Ancora tre giorni di autonomia poi il sindaco Antonio Romano sarà costretto a requisire una terza area da adibire a sito di stoccaggio. All'interno dell'area di Codola, dopo la saturazione di Rullo dei Pareti, ci sarebbe spazio ancora per sei scarrabili che si aggiungerebbero alle 460 tonnellate di immondizia già stoccate. Sono 400, invece, le tonnellate di rifiuti ammassati per le strade soprattutto delle zone periferiche dove la situazione igienico sanitaria rischia di collassare. Se molte zone appaiono pulite, alcune, invece, presentano cumuli enormi di rifiuti che, oltre a rappresentare un rischio igienico, intralciano la circolazione delle auto e il passaggio dei cittadini. L'assessore all'ambiente parla di una situazione difficile ma ancora sotto controllo complicata anche dalla difficoltà di reperire nuovi scarrabili per il conferimento dei rifiuti. "In questo momento delicato risulta difficile trovare scarrabili a causa dell'enorme richiesta da parte di tutti i Comuni. La scorsa notte ne sono arrivati in città due che, insieme a due semirimorchi, che ci hanno consentito di raccogliere altro materiale indifferenziato e ripulire alcune strade».

Articolo di Petronilla Carillo, hanno collaborato Algia Testa, Lucia Trotta, Anna Villani. Tratto dal quotidiano "Il Mattino" del 25.01.2008